rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Lo sapevi?

Lo sapevi?

A cura di Laura Bufano

La Napoli di oggi è il risultato di circa 3000 anni di storia. Tanti racconti di cose poco conosciute del passato alimenteranno la nostra curiosità aumentando la percezione delle nostre radici. Il fermento artistico e culturale di questi ultimi anni lo potremo intravedere dalle interviste che verranno fatte a: scrittori, poeti, pittori, fotografi, cantanti, musicisti, stilisti, scultori, attori, registi noti ed emergenti, uomini e donne che con la loro spiccata sensibilità avvertono più profondamente i nostri tempi. Parleremo di bellezza, la bellezza di Napoli alla quale non ci si abitua mai, che si sorprende sempre. La Napoli di oggi è il risultato di circa 3000 anni di storia. Tanti racconti di cose poco conosciute del passato alimenteranno la nostra curiosità aumentando la percezione delle nostre radici. Parleremo di bellezza, la bellezza di Napoli alla quale non ci si abitua mai, che si sorprende sempre.

Lo sapevi?

Napoli, città d’amore e di sogni

Intervista a Igor Issorf

La silloge poetica “Sogni e intermezzi d’amore a Napoli”, di Igor Issorf nasce come una possibile fuga dal mondo contingente, brullo e spoglio di sentimenti, per intraprendere un viaggio nella libertà del Sentire. La storia di noi napoletani insegna, e se ne sono accorti in tanti,  una possibilità di uscire dagli schemi omologati per vivere  sentimenti ed emozioni semplici, ma pieni di Vita. Igor si esprime in lingua ed in vernacolo e ci parla della sua storia, dell’amore e della speranza.

Lo incontro...

1- Igor, scienza e creatività, sfatiamo il luogo comune che sono incompatibili?

Certamente no, in  entrambe l’arguzia e la vivacità di pensiero sono  parte preponderante, senza le quali mai si potrà scoprire ed inventare nulla o immaginare una composizione artistica.

2- Cosa della tua attività di medico e di antropologo trasformazionale pensi sia presente nelle liriche che scrivi?

Entrambi gli elementi sono importanti per l’elaborazione dei miei versi. Il mio lavoro di medico di base , soprattutto, mi ha permesso di osservare la vita in tutte le sue manifestazioni e sentimenti. Lo studio poi dell’interiorità con le scienze antropologiche mi ha permesso di comprendere appieno la profondità del sentire che mi permette di elaborare il verso nel suo significato profondo. 

3- Il tuo rapporto con Alda Merini, cosa c’è nel comune "Sentire”?

Ho sempre amato i versi di Alda ,hanno in sé la forza dirompente di acqua di fonte che bagnando libera e fa volare facendo sentire tutta la libertà, senza voler essere banale mi piace riferire che anche nel mio caso è accaduto quello che lei era solita dire “non sono io che ho scelto la poesia, è lei che mi è venuta a cercare.
Da ultimo, nel lontano 2015, mi trovavo a Milano per l’Expo ed una sera andai al naviglio dove avevano  ricostruito la sua casa. Era sera, bussai e mi vennero ad aprire, avevo con me la mia prima silloge in cui vi era una poesia per Alda, grande gioia fu per me declamarla. 
Fu apprezzata e la mia silloge fu messa insieme alle cose esposte di Alda.

4- La tua presenza in alcune Antologie, quale ti rende particolarmente orgoglioso?

Non saprei dire ,sono presente in un diverso numero, ognuna ha un particolare significato legato ad un tempo del mio percorso. 

5- Dal 2014, quando è cominciata la tua produzione artistica, ad oggi quale evoluzione c’è stata di Igor uomo e delle sue opere?

Sicuramente sono cambiati molti modi di pensare con  conseguenti modi di comportamento. La forza del verso mi ha sicuramente reso più deciso nel propormi e più attento a saper carpire sentimenti e modi di pensare ,per poi elaborare un mio Sentire personale, a cui cerco di essere sempre collegato per la mia produzione di liriche. Il vero resta sempre il migliore modo di poter dire dell’interiorità viva e pulsante. 

6- Igor, hai prodotto tanto e hai partecipato a prestigiosi concorsi ricevendo tante menzioni d’onore. Ci dici cosa ti da poterti esprimere con la poesia?

Bontà loro! Ho ricevuto dei riconoscimenti, questo al di là del primo od ultimo posto, trasfondendomi una gioia profonda, che mi fa sempre più appassionare a questa ricerca del “verso giusto” per poter dire di me. Negli ultimi tempi, ho avuto modo, per i miei trascorsi, di avvicinarmi alla poesia in vernacolo Romanesco, è cominciato per gioco, ma l’aver ricevuto adeguato riscontro, mi ha rallegrato l’anima e mi spinge ad andare avanti.

7- Cosa vorresti dare al mondo con la tua arte?

Beh mi augurerei che possa trasmettere il mio pensiero, in primis, e stimolare, se possibile, la riscoperta della forza viva della poesia: il modo più antico e autentico per dire dei sentimenti. 

8- Il vernacolo cosa ti permette di esprimere che la lingua italiana non può?

La lingua vernacolare , qualsiasi, anche se vi sono differenze notevoli, tra le varie, permette anche tenendo conto delle stesse sonorità di fare vivere e toccare con mano il verso, quasi facendolo volare libero e penetrare nel dentro in modo diretto e tagliente 
La lingua italiana, scelta per convenzione non possiede quelle specificità sottili che sono proprie del volgare e di cui sapevano bene Di Giacomo, Belli e Porta.

9- L’Arte è vita. Perché?

Si certo, perché produrre Arte significa vivere la vita in tutta la sua complessità e godere liberamente della sua forza viva

10- Quanto ti conosci Igor e quanto ancora hai bisogno di farlo?

Lo scrivere versi, ha rappresentato per me ,che mai avrei pensato di poter scrivere in lingua e Vernacolo napoletano e romanesco ,una lente di ingrandimento nella analisi del mondo corrente quotidiano. L’esserci o il Dasein, come diceva Heidegger. Esserci significa prendere coscienza e posizione davanti ad avvenimenti o eventi. In questo ancora ho bisogno della poesia per la mia ulteriore maturità. 
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Napoli, città d’amore e di sogni

NapoliToday è in caricamento