rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Alimentazione

Inulina, la fibra che abbassa il colesterolo e previene il cancro al colon

In quali alimenti si trova e quali sono i suoi benefici. Ce ne parla il nutrizionista Marty Fierro

Presente naturalmente in numerose verdure, l'inulina è una fibra solubile appartenente alla stessa famiglia dei prebiotici. Per la sua struttura particolare non è digerita dagli enzimi digestivi, pertanto tende ad arrivare intatta all'ultimo tratto dell'apparato digestivo stimolando l'azione di numerosi batteri intestinali benefici. Oggi esistono numerosi integratori con inulina studiati per favorire l'equilibrio della flora batterica intestinale. Come detto, questa fibra è contenuta in tipi di frutta e verdura come la cicoria (prima su tutte), i carciofi, gli asparagi, l'aglio, la cipolla, i porri, il topinambur, l'avocado e la banana.

Oltre ad introdurre questi alimenti nella dieta quotidiana, è possibile assumere l'inulina anche utilizzando la fibra pura o in polvere nelle ricette dolci o salate. Le proprietà stabilizzanti e addensanti gli consentono di essere unita all'acqua per realizzare un composto cremoso ipocalorico, ideale per sostituire grassi, come il burro, o zuccheri all'interno di prodotti da forno (li mantiene gradevolmente umidi) o nei cereali per la prima colazione (li rende più croccanti). Scopriamo tutti i benefici dell'inulina insieme al nutrizionista Marty Fierro.

Benefici dell'inulina

Combatte la stitichezza

L'inulina migliora la salute gastrointestinale riducendo il rischio di patologie come il morbo di Crohn e la colite ulcerosa, stimolando le difese immunitarie naturali dell'organismo. Inoltre promuove la motilità intestinale, contrastando la stitichezza e irregolarità, e favorisce la digestione nel caso di dispepsia (dolore che compare nella parte superiore dell'addome dopo i pasti).

Protegge da alcuni tumori

L'inulina migliora l'assorbimento dei minerali (in particolare calcio, magnesio e ferro) ed ha importanti effetti protettivi contro alcune patologie tumorali, in particolare il carcinoma del colon. Questa capacità sembrerebbe legata soprattutto all'aumento della concentrazione di sostanze come l'acido butirrico (ma anche di altri acidi grassi) che svolgono un'azione mucoprotettiva. In poche parole, questi grassi impediscono che le mucose interne vengano lesionate da sostanze potenzialmente irritanti.

Riduci il senso di fama

L'inulina sembra anche in grado di diminuire notevolmente il senso dell'appetito e la necessità di assumere cibo durante i pasti. A dimostrarlo una ricerca pubblicata nel 2017 sul National Library of Medicine (Nlm).

Abbassa colesterolo e glicemia

Questa fibra contribuisce al mantenimento di normali livelli di colesterolo “buono” prevenendo future complicanze dal punto di vista cardiovascolare, e abbassa la glicemia. Inoltre, secondo alcuni studiosi, potrebbero anche essere in grado di contrastare l’insorgenza di particolari agenti patogeni intestinali, tra cui le shigelle, gli stafilococchi, la candida, la salmonella.

Previene diabete e obesità

L’inulina è in grado di prevenire numerosi disturbi e malattie come la sindrome da colon irritabile, il diabete di tipo 2, la diarrea, i disturbi digestivi e l’obesità. A tal proposito, uno studio, presentato al 18° European Congress on Obesity (ECO) ha dimostrato che questa fibra arricchita di oligofruttosio consente una riduzione dell’energia assunta negli adulti in sovrappeso e obesi. Tuttavia, è scorretto affermare che si possa dimagrire con l’inulina. Questi benefici sono riconducibili soprattutto all’effetto metabolico che ha questa fibra: una volta che raggiunge l’intestino ancora intatta (perché non viene digerita), viene fermentata dalla flora intestinale che la usa come fonte di nutrimento. In questo modo si creano degli acidi grassi a catena corta responsabili di un’azione energetica e metabolica.

Controindicazioni dell'inulina

Gli esperti consigliano di non eccedere con l’assunzione ma di assumerne una quantità compresa tra i 2 e i 10 grammi ogni giorno, che risulta essere ben tollerata da tutte le fasce d’età. Al contrario, un consumo eccessivo potrebbe avere degli effetti collaterali a livello gastrointestinale, come gonfiore intestinale, meteorismo, diarrea o dolorosi crampi. Indipendentemente dalle quantità assunte, invece, il consumo di inulina dovrebbe essere evitato da chi soffre della sindrome dell’intestino irritabile, di alveo alterno (e di squilibri della defecazione, di varia natura) e da chi ha problemi di intolleranza al lattosio. Infine, il suo consumo è controindicato per i soggetti allergici o che presentano ipersensibilità alla sostanza. Per il resto, non risultano particolari controindicazioni rispetto al consumo di quesa fibra, che non sembra dare problemi nel caso di interazione con l’uso di farmaci o altri prodotti.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Inulina, la fibra che abbassa il colesterolo e previene il cancro al colon

NapoliToday è in caricamento