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Elezioni Politiche 2013

Peppe De Cristofaro (SEL): "Al Senato vittoria a portata di mano"

Intervista al capolista di Sinistra Ecologia e Libertà al Senato

Peppe De Cristofaro è capolista in Campania al Senato, per il partito di Nichi Vendola. Già deputato con l'Unione di Romano Prodi, candidato nel partito di Rifondazione Comunista, De Cristofaro è coordinatore napoletano di Sinistra Ecologia e Libertà.Lavoro, uguaglianza e giustizia sociale, questi i temi che ha trattato nella nostra intervista.

Al Senato il centrosinistra è in bilico. Nel caso la coalizione di Bersani non dovesse raggiungere il risultato sperato Lei è d'accordo con un'alleanza con Monti?

"Sono convinto che il centrosinistra possa ottenere una vittoria piena e non dimezzata: la vittoria in Lombardia, Sicilia e Campania, cioè le cosiddette regioni a rischio, è ampiamente alla nostra portata. Giuliano Pisapia ha vinto nettamente le elezioni a Milano, quando tutti i sondaggi premiavano invece la Moratti, davvero non si comprende perché non potrebbe accadere lo stesso. Anzi, se avessimo parlato di più dei programmi e di meno delle alleanze, la nostra vittoria sarebbe stata ancora più netta, anche perché è ormai evidente che nessuno, tra gli altri schieramenti, può realisticamente puntare alla vittoria. L’unico che può vincere le elezioni è Bersani, gli altri possono al massimo puntare all’ingovernabilità, e questo gli elettori lo stanno capendo sempre di più. Non ci sarà nessun accordo con Monti dopo il voto, come peraltro dice lui stesso. In ogni caso, nella remota ipotesi in cui invece mancassero i numeri, bisogna seguire la strada maestra: presentarsi in parlamento e chiedere la fiducia sul programma".

Su quali punti, secondo Lei, il centrosinistra non deve cedere?

"Il centrosinistra deve mettere al centro della propria azione la giustizia sociale. In questi anni in Italia sono aumentate a dismisura le diseguaglianze, a fronte di un impoverimento generalizzato c’è una piccola parte di paese sempre più ricca. Lavoro e reddito devono tornare ad essere le priorità. Bisogna cambiare il sistema fiscale nell’ottica della progressività costituzionale. Bisogna colpire la rendita finanziaria. Bisogna cioè puntare sull’uguaglianza come parola d’ordine generale. Uguaglianza di diritti, sociali e civili".

Quali sono le priorità di SEL per la Campania? 

"La priorità è un piano generale per l’occupazione, a partire dal riassetto del territorio e dalla valorizzazione dei nostri beni culturali. Vogliamo portare nel governo di centrosinistra la positiva esperienza della Regione Puglia, che, pur in un tempo di crisi economica e sociale, ha visto nel corso di questi anni aumentare seppur di poco i dati relativi all’occupazione, in controtendenza con tutto il resto del mezzogiorno d’Italia".

Al primo posto il lavoro, come pensa di sconfiggere il lavoro nero?

"Ricostruire un tessuto civile nella nostra regione, ridare dignità alle persone, combattere il lavoro nero, non saranno cose facili. Non esiste una bacchetta magica capace di farci uscire dalla crisi in poco tempo. Però è altrettanto falso dire che non si può fare niente. Un provvedimento importante secondo me sarebbe quello dell’istituzione di un reddito di cittadinanza, che esiste in tutta Europa e che colpevolmente solo l’Italia non ha mai adottato. Abbiamo raccolto cinquantamila firme per presentare una legge di iniziativa popolare. Sarà una delle nostre prime battaglie quando saremo in Parlamento".

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