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Mobilità urbana "percepita", Napoli fanalino di coda del paese

I napoletani sono, tra gli abitanti delle grandi città italiane, tra i più insoddisfatti. Le ragioni nel sondaggio Greenpeace-Ipsos

Come viene percepita la mobilità urbana nelle principali città italiane dai loro residenti. È il tema del sondaggio che Greenpeace ha commissionato a Ipsos, una ricerca che ha sottolineato ancora una volta, per quanto riguarda Napoli, l'inadeguatezza dell'attuale sistema cittadino del trasporto pubblici.

Spostamenti più veloci ed efficienti, dal minore impatto ambientale: Napoli è tra le città in cui se ne sente maggiormente il bisogno. Significativo anche lo scarso livello di soddisfazione dei partenopei per l'attuale situazione, con ben due persone su tre che esprimono un giudizio negativo. È il secondo risultato peggiore emerso dal sondaggio, a pari merito con Palermo e dopo Roma. I problemi sono i soliti – e in realtà condivisi anche con le altre città – ovvero cattiva manutenzione delle strade, carenza di parcheggi e Tpl inefficiente.

Un altro aspetto rilevato dal sondaggio è la valutazione dell’operato delle amministrazioni comunali a favore della mobilità sostenibile. Napoli è di nuovo in fondo alla classifica con Palermo e Roma, città in cui 7 cittadini su 10 si sono apertamente dichiarati insoddisfatti. Un altro primato negativo per Napoli riguarda le condizioni di manutenzione e sicurezza delle aree verdi.

E per quanto riguarda il futuro? Le iniziative proposte di maggior successo sono una maggiore frequenza dei mezzi pubblici anche di notte, maggiore sicurezza e copertura delle periferie, l’incremento delle piste e corsie ciclabili, l'aumento delle zone pedonali e la chiusura al traffico di alcune zone.

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