A Napoli il turismo è in fermento a dir poco, e a quanto pare gli occhi delle grandi catene internazionali sono puntati sulla città, oltre che sulle aree turisticamente storiche della Campania: penisola sorrentina, costiera amalfitana e isole dell’arcipelago. Da qualche tempo ormai il nome “Napoli” si aggiunge ai classici nomi “Roma, Firenze, Venezia” (e anche Milano) quando si parla di città turistiche capaci di attrarre milioni di visitatori ogni anno.
Le strutture di ampio respiro, o di lusso, sono ancora un numero limitato in città, quelle con ristoranti di livello ancora meno (soprattutto se facciamo un paragone con Roma e Milano). In città è arrivata la catena Marriott, con il Renaissance Naples Hotel Mediterraneo e nel 2024 è prevista l’apertura anche del W Hotel, della stessa catena. Sul tavolo altri nomi importanti, come Rocco Forte e Radisson. E se da una parte il portfolio di terrazze e bar in città è già molto interessante (ve le abbiamo raccontate qui in questa mappa), complice anche la vista sul golfo, i ristoranti di alta qualità, pensati anche per gli esterni non solo per gli ospiti delle strutture, sono ancora pochi. Ecco la nostra lista:
Il Comandante
All’interno dell’hotel Romeo, che entro il 2023 dovrebbe aprire le sue porte anche a Roma con la complicità dello chef Alain Ducasse, c’è il ristorante Il Comandante affidato alla mano dello chef Salvatore Bianco, 1 stella Michelin. Impagabile la vista che si gode su Napoli dalla struttura, così come la cucina, che dal territorio e dalla cultura napoletana prende a piene mani. Aperto solo a cena, l’indirizzo offre ai suoi visitatori tre menu a degustazione tra cui scegliere: Mangiafoglie, il percorso vegetariano a 140€, a seguire Evoluzione, a 170€, e poi ancora Origini a 190€. Nei piatti troviamo di tutto: vegetali, pasta, carni e pesce, innovazione e molta concretezza.
George Restaurant
All’interno del Grand Hotel Parker’s, anche questo indirizzo offre un’invidiabile vista sulla città, sul mare e sul golfo. Dalla cucina lo chef Domenico Candela offre una proposta degna di un prestigioso hotel di lusso. Aperto solo a cena, il ristorante diviso tra spazi esterni con panorama e sala interna, propone una cucina che parla dei viaggi del suo chef. Da una parte le radici a Napoli, dall’altra la possibilità di spaziare anche al di fuori. Anche in questo caso i menu a degustazione sono 3: si parte con Since 2018…un menu del ricordo, con le portate più celebri dei vari anni. Circa 7 portate al prezzo di 150€. Si prosegue poi con Progresso Mediterraneo, in 9 portate a 160€. Infine Viaggio Goloso, il percorso più articolato, per 10 portate a 180€.
La Terrazza dei Barbanti
All’interno dell’hotel San Francesco al Monte, questo hotel con vista splendida è molto apprezzato per l’atmosfera che sa regalare ai suoi ospiti. Il menu è molto ampio: si spazia tra carni, pesci, verdure, Italia e resto del mondo. In estate è aperto sia a pranzo che a cena, con la cucina affidata allo chef Vincenzo Stingone. Curiosità: al settimo piano si trova anche un pergolato e una piscina, dove gli ospiti possono sorseggiare un drink durante la bella stagione.
La Cucina by Palazzo Caracciolo
Palazzo Caracciolo Napoli MGallery Hotel Collection si trova all’interno di Palazzo Caracciolo, residenza che risale addirittura al 1200. Le camere sono più di 140, gli spazi molto ampli, in grado di ospitare anche meeting e grandi eventi. Il ristorante La Cucina però, viaggia anche da solo. Sicuramente, la caratteristica più interessante, è che si trova per metà all’interno di un chiostro. Allo chef Domenico Cascone è affidata la creazione dei piatti, che spaziano tra Napoli e il resto dell’Italia.
Caruso & Sky Lounge
Il Grand Hotel Vesuvio è stato aperto nel 1882 dall’imprenditore belga Oscar du Mesnil. La sua storia è leggendaria, tanto da aver ospitato vip, celebrità e perfino reali da tutto il mondo. Non solo: nel 1994 l’hotel è stata anche la sede del G7. Ecco dunque che venire qui si trasforma non solo in una visita, ma in una sorta di passeggiata nel tempo. Come suggerisce il nome, il Caruso è chiaramente dedicato a Enrico Caruso, che oltre che un grande cantante era un appassionato di cucina. Suoi anche i Bucatini alla Caruso, un piatto che spesso preparava per gli amici e di cui aveva svelato la ricetta solo a due hotel, tra cui il Vesuvio. Aperto a cena, poi il sabato e la domenica anche a pranzo, permette di godersi la vista oltre che la cucina.