rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Alimentazione

Aspartame e cancro: i risultati dello studio condotto dall'Agenzia di valutazione dell'Organizzazione mondiale della Sanità

Il noto dolcificante inserito nel gruppo di sostanze 2B. Cosa significa

Il cosiddetto gruppo "2B", che racchiude le sostanze di cui è riconosciuta la "possibile" cancerogenicità  dall'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dal Comitato congiunto di esperti sugli additivi alimentari (JECFA) dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura (FAO), accoglie un nuovo notissimo membro: è l'aspartame. 

I Gruppi IARC

In relazione al rischio cancro, le sostanze sono suddivise in quattro gruppi. In base all'ultimo aggiornamento del 20 aprile 2023, nel

  • gruppo 1: sono presenti 126 agenti, classificati come carcinogeni umani certi;
  • gruppo 2A: 94 agenti, carcinogeni probabili per gli esseri umani;
  • gruppo 2B: 322 - che con l'aspartame salgono a 323 - carcinogeni possibili per le persone ;
  • gruppo 3: 500 sostanze non classificabili come carcinogene per gli esseri umani.

Cos'è l'aspartame

L'aspartame è un composto organico e precisamente un dipeptide composto da acido aspartico e fenilalanina, in cui l'estremità carbossilica della fenilalanina è esterificata con il metanolo.

È usato da oltre 40 anni nell'alimentazione umana come edulcorante ed è presente sia in alimenti come gomme da masticare, caramelle, gelati, yogurt, che nelle bevande e anche in numerosi farmaci.

Quando per gli esperti il consumo è sicuro

La IARC ha classificato l'aspartame come "possibilmente cancerogeno" per quanto riguarda in particolare il carcinoma epatocellulare, un tipo di cancro del fegato, inserendolo nel Gruppo 2B precisando in ogni caso che studi e osservazioni per approfondire gli "effetti potenziali" continueranno.

"Non stiamo consigliando alle aziende di ritirare i prodotti, né stiamo consigliando ai consumatori di smettere del tutto di consumarli.  Stiamo solo consigliando un po' di moderazione" ha precisato Francesco Branca, direttore della nutrizione e della sicurezza alimentare dell'Organizzazione mondiale della sanità nella conferenza stampa tenuta per presentare i risultati degli studi. E infatti il JECFA- Comitato congiunto degli esperti sugli additivi ha concluso che sulla base dei dati non vi sono ragioni sufficienti per modificare il limite giornaliero (DGA) già stabilito in 40 mg per kg di peso corporeo.

In base agli esempi pubblicati dall'OMS, per superare la soglia di sicurezza giornaliera un adulto di 70 kg dovrebbe consumare oltre 9-14 lattine al giorno, se la lattina contiene tra i 200 e i 300 mg di aspartame e - ovviamente - se non viene assunto altro aspartame da altre fonti come gelati, caramelle etc. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Aspartame e cancro: i risultati dello studio condotto dall'Agenzia di valutazione dell'Organizzazione mondiale della Sanità

NapoliToday è in caricamento