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Martedì, 30 Aprile 2024

Cariche della polizia, feriti e un fermo: s'incendia la protesta dei disoccupati | VIDEO

"I disoccupati avevano avuto ampie rassicurazioni già da dicembre che la formazione che li riguarda sarebbe partita – spiega a NapoliToday Eddy Sorge del Movimento – Ma Prefettura e Comune hanno fatto saltare tutti gli accordi presi in questi mesi e anni"

Proteste, cariche, feriti, un fermo. Giornata di scontri nella zona di piazza Municipio, dove a una manifestazione di protesta le forze dell'ordine hanno risposto con durezza.
Sono diversi giorni che i disoccupati del Movimento 7 novembre e di Cantiere 167 Scampia si ritrovano in piazza per protestare contro le secondo loro tardive risposte e le disattese promesse riguardanti le proprie istanze. Una vertenza, la loro, in corso da 9 anni, e per cui – lamentano – ogni qualvolta ci si avvicina a una risoluzione sorgono nuovi intoppi burocratici.

"Nella giornata di oggi, 24 marzo – spiegano i disoccupati – era stato convocato un nuovo incontro in Prefettura che avrebbe dovuto dare risposte immediate a questi impedimenti. Risposte che puntualmente non sono arrivate e che hanno nuovamente scatenato la rabbia collettivo del Movimento. Nel corso dei presidi e degli spostamenti da un palazzo istituzionale a un altro la polizia, come già aveva tentato di fare in alcuni degli ultimi appuntamenti di lotta, ha cominciato a caricare a freddo i disoccupati con una violenza inaudita".

I feriti sono una decina, mentre una persona è stata fermata e poi rilasciata. Dalla Questura evidenziano che è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e lancio pericoloso di cose un 38nne incensurato, mentre non ci sono feriti tra gli agenti che erano sul posto.

"I disoccupati avevano avuto ampie rassicurazioni già da dicembre che la formazione che li riguarda sarebbe partita – spiega a NapoliToday Eddy Sorge del Movimento – Ma Prefettura e Comune hanno fatto saltare tutti gli accordi presi in questi mesi e anni". "Mentre si grida alle rivolte in Francia – conclude – bisognerebbe vedere che cosa sta succedendo qui".

Il dito di chi è sceso in piazza è puntato contro "il Comune di Napoli, il quale continua a proporre soluzioni senza avere la capacità vera di applicarle e tentennando su ognuno dei punti proposti da loro stessi", ma anche contro la Prefettura "che si è fatta garante di questo processo senza realmente incidere sulle difficoltà emerse", oltre che contro la Questura di Napoli la quale continuerebbe secondo i disoccupati ad "alzare il livello della tensione in piazza".

Domani 25 marzo in via Verdi alle 10 i movimenti terranno un'assemblea pubblica e una conferenza stampa. "Giù le mani dai disoccupati. Toccano uno, toccano tutti", è la conclusione del loro invito a partecipare.

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