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Martedì, 30 Aprile 2024

Accordo Comune-Federnuoto: così rinascono le piscine di Napoli

Lavori finanziati per sei degli otto impianti natatori cittadini. Al termine della ristrutturazione saranno gestiti dalla Fin e aperti alla popolazione

Far rinascere le piscine comunali napoletane in due anni. E' l'obiettivo dell'accordo siglato tra Comune di Napoli e Federazione italiana nuoto. Un accordo che parte dalla Piscina Scandone che diventa sede di un centro federale permanente. Il Comune ha trovato i fondi, circa 15 milioni di euro, per la ristrutturazione di sei impianti ed alla ricerca dei soldi per altri due. Una volta terminati i lavori, le piscine saranno gestite dalla Federazione con una duplice missione: attività agonistica e accesso agevolato per le fasce deboli della popolazione.

L'accordo è stato siglato alla presenza del sindaco Gaetano Manfredi, dell’assessore allo Sport Emanuela Ferrante, del presidente eletto della Federazione Italiana Nuoto Paolo Barelli e del presidente del Comitato regionale campano della Federazione Paolo Trapanese. Gli impianti coinvolti sono Scandone (Fuorigrotta), Carlo Poerio (corso Vittorio Emanuele), Fritz Dennerlein (Barra), Marco Rocco di Torrepadula (Piscinola), Emilio Bulgarelli (Poggioreale), Ulisse Prota Giurleo (Ponticelli), Massimo Galante (Scampia) e Corso Secondigliano. Per sei di queste otto strutture ci sono già i finanziamenti.

Per la Scandone, il Comune ha stanziato a bilancio 555mila euro, con fine dei lavori datata novembre 2024. Sempre nelle case di Palazzo San Giacomo sono stati trovati i 315mila euro per la Poerio e i 560mila per la Marco Rocco di Torrepadula: fine lavori rispettivamente a settembre e novembre 2024. L'investimento più oneroso del Comune sarà per la piscina di Corso Secondigliano: 4,2 milioni con consegna a luglio 2025. Due i progetti finanziati con il Pnrr: Ulisse Prota Giurleo, 3,7 milioni e chiusura cantiere ad agosto 2025; Massimo Galante, 3,7 milioni e consegna a ottobre 2025.

Ancora non finanziati gli interventi per recuperare la piscina del PalaDennerlein di barra e la Bulgarelli di Poggioreale: "Stiamo cercando i soldi anche per queste strutture - afferma la Ferrante - sono quelle messe peggio perché vengono da anni di abbandono e vandalizzazioni. Cominciamo da qui, dalla Scandone, e poi vedremo strada facendo". Sul degrado che ha avvolto il PalaDennerlein di Barra, NapoliToday ha realizzato un reportage. Si tratta di una struttura ristrutturata per le Universiadi del 2019, ma mai collaudata e, quindi, dopo la manifestazione chiuse per non riaprire mai più. A oggi, l'Agenzia regionale dello sport ha aperto il cantiere per il recupero dell'area palestra, mentre non esiste ancora un progetto di recupero per la piscina. 

Il patto prevede inoltre che il Comune e la Fin costituiscano un organismo paritetico con compiti di programmazione annuale delle attività e delle strategie gestionali relative ai singoli impianti. Tale organismo avrà anche il compito di definire le tariffe d’uso che dovranno poi essere approvate dalla Giunta comunale. Particolare attenzione è posta agli utenti in condizioni di difficoltà, cui verrà riservato un numero di posti non inferiore al 10 per cento. In questo caso, l’iscrizione ai corsi sarà gratuita per gli allievi con provate difficoltà economiche e gratuito sarà anche l’accesso per i soggetti diversamente abili. Alle persone che rientrano, invece, nelle fasce di fragilità sociale verrà praticata una riduzione della quota mensile di iscrizione pari almeno al 20 per cento.

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