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Domenica, 28 Aprile 2024

Campi Flegrei: alla fine, possiamo stare tranquilli?

Il ministro della Protezione Civile Nello Musumeci: "In questa zona da 39mila anni si convive con il bradisismo. Allarmismi inutili e pericolosi"

All'Accademia Aeronautica di Pozzuoli riunione operativa sul bradisismo nei Campi Flegrei con i vertici della Protezione Civile, i rappresentanti delle forze dell'ordine e i rappresentanti delle istituzionali locali. Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il "Decreto Campi Flegrei", è stato fatto il punto per definire ruoli, ambiti e competenze, e attestato che in tempi rapidi sarà pronto un meccanismo efficiente ed efficace per garantire la salvaguardia di persone e opere d'arte dal rischio sismico connesso al fenomeno bradisismico. "La zona rossa prevista dal piano vulcanico flegreo non cambia - ha precisato più volte Fabrizio Curcio, a capo della protezione Civile nazionale - Quello di cui stiamo parlando è un piano speditivo relativo agli effetti sismici del bradisismo che fino ad oggi non erano stati considerati. Non cambia il piano generale dei Campi Flegrei: la zona rossa resta quella già individuata e così la zona gialla. Il bradisismo è un fenomeno collegato alla parte vulcanica e il piano vulcanico già esiste. Non si fa nessuna nuova zona rossa, ma si delimita l'area degli effetti sismici dovuti al bradisismo. All'interno della pianificazione complessiva per l'area flegrea, con il Decreto Legge si è cioè posta attenzione al fenomeno sismico connesso al bradisismo".

Nel frattempo, dicono tutti, convivere con il bradisismo non solo è possibile ma gli abitanti dell'area flegrea lo fanno da migliaia di anni.  

Campi ardenti

I Campi Flegrei sono un campo vulcanico attivo da più di 80.000 anni, riporta il sito dell'Osservatorio vesuviano. Due gli eventi di grande magnitudo che hanno generato la caldera, ampia circa 200 Km2: l'eruzione dell'Ignimbrite Campana, risalente a circa 40mila anni fa e l'eruzione del Tufo Giallo Napoletano, 15mila anni fa. Tra le due, intorno a 29mila anni fa, studi recenti collocano un terzo evento di elevata energia denominato eruzione del Tufo di Masseria del Monte.

L'ultimo evento vulcanico di cui la storia riporta notizia risale al 1538 e ha segnato la nascita di Monte Nuovo. Un evento preceduto da segnali inequivocabili - si legge sempre sul sito Web dell'Osservatorio Vesuviano -  andati avanti per anni, durante i quali venne registrato un progressivo e sensibile sollevamento del suolo.

Dopo l'eruzione del 1538 il vulcano flegreo è andato in quella che i tecnici chiamano subsidenza: in pratica la tensione della superficie è andata allentandosi e di conseguenza il suolo ha continuato ad abbassarsi fino a circa metà del secolo scorso, quando ha iniziato a rilevarsi un nuovo sollevamento del suolo con la prima crisi bradisimica degli anni 1969-72 e poi con la seconda, tra il 1982 e il 1984, caratterizzata da sismicità intensa.

Quanto possiamo stare tranquilli

NapoliToday ha chiesto al sindaco di Pozzuoli Luigi Manzoni se dorme tranquillo: "Sono 40 anni che dormo tranquillo - ha risposto Manzoni senza esitare - e dormirò ancora più tranquillo perché so che le istituzioni ci sono, a tutti i livelli, e che per la mia comunità si stanno mettendo in campo tutte le attività per la mitigazione del rischio e la prevenzione".

Ma quanto possiamo stare tranquilli? "Nessuna paura. Bisogna far capire che nei Campi Flegrei si può venire in tranquillità", aveva detto già prima che iniziasse il vertice il sindaco di Bacoli Josi Gerardo Della Ragione. "Non facciamo domande che possono implicare risposte impegnative - ammonisce il ministro Musumeci - è un territorio a rischio. Lo è da 39mila anni. Bisogna soltanto monitorare gli effetti sia del bradisismo che dello sciame sismico e bisogna informare la popolazione perché molto spesso l'ansia, l'allarme, nasce e si alimenta di una scarsa conoscenza del fenomeno". E infatti proprio la "corretta comunicazione" costituisce uno dei punti attenzionati nel decreto Campi Flegrei.

"Chi è abituato a guardare questi territori nel caos di tutti i giorni - dice Italo Giulivo, a capo della protezione Civile della regione Campania - deve capire che quando scatterà l'arancione ci sarà una realtà controllata e assolutamente decongestionata".

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