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L'ultimo Pulcinella cerca il successore. La storia di Carmine Coppola, erede di Petito e Crosio,

Il passaggio della maschera con un'investitura degna dei cavalieri medioevali. Il no di Massimo Ranieri e la ricerca dell'erede

La sua storia è entrata a pieno diritto nel Museo di Pulcinella, fiabesco luogo che tra mito e storia raccoglie le testimonianze della Maschera - simbolo di Napoli e della napoletanità.

Carmine Coppola ha da tempo superato la soglia degli 80 anni, portati con straordinaria disinvoltura e  la piena consapevolezza del suo ruolo, unico e singolare: è l'ultimo Pulcinella. 

Originario di Forcella - e gli brillano gli occhi a nominarla - nipote dell’ultimo pazzariello di Napoli, quello che insegnò a Totò i movimenti e le battute per interpretare il ruolo del banditore nell’Oro di Napoli,  di storia e storie Carmine ne può raccontare infinite. I suoi racconti si dipanano tra '900 e nuovo millennio e si incrociano con quelli del teatro e del popolo napoletano. Il suo omonimo e cugino del nonno, emigrato in America, era il papà del grande regista Francis Ford Coppola.

L'investitura

Ad investire Carmine come unico e autentico Pulcinella fu poco prima di morire - sul palcoscenico - Giovanni Crosio, con la medesima solennità sacrale che l'aveva fatta passare a lui da Salvatore De Muto e a questi da Antonio Petito. Ma Carmine è Pucinella dalla fine degli anni '60 del secolo scorso. 

La ricerca dell'erede

Sono anni che Carmine cerca un erede cui consegnare il testimone e fare anche dono della maschera in cuoio autografata che gli venne donata da Eduardo De Filippo.

"Pulcinella non deve morire - dice - così mi disse Eduardo”. 

"Tra Carmine e la maschera c’è un innamoramento che resterà eterno e indissolubile", racconta Tommaso Esposito straordinario depositario della storia e dei misteri di Pulcinella come direttore del Museo di Acerra. Forse per questo Carmine è così rigoroso e accorto nella ricerca.

"Tanti hanno provato, ma poi sono venuti meno. L'unico cui avrei potuto consegnarla - spiega a NapoliToday - è Massimo Ranieri, che conosco bene e con cui ho parlato. Ma mi ha detto che la Maschera deve vivere, e lui non può assumere questo impegno".

Dedizione, consapevolezza, studio, rispetto, le qualità principali che deve avere il candidato perché “la classe e l’arte di Pulcinella non sono acqua”.

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