Omaggio alla città di Napoli e a Sophia Loren dagli artisti Gianni Moramarco, considerato uno dei più originali fenomeni artistici del momento, e Fatima Trotta, attrice e scenografa con una dichiarata passione per il mondo dell’arte e del design, con la mostra evento “Ieri, oggi, domani”. L'esposizione, organizzata da Visivo Comunicazione nella Galleria Borbonica di via Domenico Morelli, vera Gotham City del sottosuolo, in un'atmosfera resa ancora più surreale da fasci di luce, ha visto materializzarsi dalle installazioni scenografiche dell’artista torinese Gianni Moramarco i personaggi più iconici dei fumetti: Joker, Batman, un'ammiccante Catwoma e poi la bizzosa Harley Quinn, che hanno ammaliato i visitatori con performances live coreografate da Marco Auggiero per la Mart Dance Company.

Supereroi DC Comics alla Galleria Borbonica (Foto A.De Cristofaro - NT)

Un gioco di echi e rimandi tra finzione e realtà per un fiume di suggestioni in una mostra decisamente dissacrante, ironica provocatoria e soprattutto coinvolgente e divertente.

«Sono venuta in contatto con l'arte di Moramarco mentre ero a Milano, in una nota galleria - racconta Fatima Trotta - mi hanno subito affascinato i suoi supereroi pop, immersi in contesti e atteggiamenti assolutamente ordinari in cui tutti possiamo identificarci. L’ho voluto conoscere e portare a Napoli, e grazie all’intuizione di Ludovico Lieto e Valeria Viscione esponiamo le sue opere nella galleria borbonica».

Simbolo dell’arte di Moramarco il fenicottero: «un soggetto cui sono molto legato - dice l'aryista  -  presente anche nelle opere portate a Napoli, in un connubio perfetto, in quanto immagine positiva e di buon auspicio».

Con il titolo, la mostra si pone come omaggio a Napoli e a Sophia Loren e Marcello Mastroianni, ma anche come racconto della storia della Galleria Borbonica (ieri), del presente della città di Napoli (oggi) e dell’arte che guarda al futuro (domani). 

«Finalmente i grandi eventi tornano ad animare la galleria sotterranea - commenta soddisfatto Gianluca Minin, Presidente dell’associazione Borbonica Sotterranea - stavolta è l’arte “pop” a spiccare tra cimeli e oggetti ritrovati, apparteniti a coloro che abitavano i percorsi sotterranei per proteggere la loro vita, durante i bombardamenti».

«Le viscere della terra sono lo scenario di uno spettacolo performativo mai visto - ribadisce l’organizzatore Ludovico Lieto - dove il pubblico è immerso in una realtà onirica in cui i personaggi delle opere prendono vita muovendosi tra la folla».

A corollario della mostra un party esclusivo con angolo gourmet, con i finger food di I love tartare e i vini delle Cantine Sorrentino