Dissacrante, divertente, curioso. Chi conosce oggi Amdeo Colella non direbbe mai che per 26 anni della sua vita è stato ricercatore senior in ingegneria delle telecomunicazioni. E' diventato uno dei volti più noti della comicità partenopea. Una comicità che non poggia su tormentoni e battute facili, ma sullo studio della storia e delle tradizioni napoletane. 

Reduce dai successi autunnali in teatro, Coella presenta il suo ultimo libro: 'Napoli 365'. "In questo libro suggerisco a napoletani e non che cosa fare in città per tutto l'anno. Ogni giorno c'è qualcosa da fare: ricorrenze storiche o religiose, tradizioni enogastronomiche, santi patroni, canzoni, detti popolari". 

Non mancano gli esempi: "Il 10 maggio è una data particolare. Nel 1734 arriva a Napoli Ferdinando I di Borbone, un re di 18 anni che renderà questa terrà non più una dominazione spagnola ma un regno a sè stante. In calendario ci sono tre miracoli di San Gennaro: a maggio, settembre e dicembre. Ma la città ha ben 52 co-protettori da celebrare. Oppure, il 6 settembre del 1835 è il giorno della prima canzone d'autore napoletana: 'Io te voglio bene assai'. Per ogni data suggerisco luoghi, percorsi, passeggiate, visite. Di certo non c'è il pericolo di restare senza far nulla".