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Lunedì, 29 Aprile 2024

Reddito di cittadinanza, in 500 bloccano Napoli: "E' solo l'inizio" |VIDEO

Il corteo ha attraversato il centro città. Tre blocchi stradali, cori contro il Governo e la promessa che la protesta non si fermerà: "Fermeremo le merci e arriveremo a Roma"

Per tre ore Napoli è andata in tilt, attraversata da 500 persone che hanno protestato contro l'abolizione del Reddito di cittadinanza. Tre blocchi stradali (corso Umberto, via De Pretis e via Acton) e cori contro il Governo Meloni. I manifestanti hanno alzato l'asticella della tensione rispetto al corteo di appena una settimana fa e hanno annunciato che la prossima volta potrebbero paralizzare un'autostrada o l'aeroporto perché "...solo fermando le merci e i profitti attireremo l'attenzione del potere". 

Non siamo ancora di fronte a una folla oceanica, il fronte degli ex percettori appare a tratti disorganizzato ma si sta allargando, prende forze e ossigeno dai movimenti di disoccupati, in particolare i 7 novembre, e dagli attivisti napoletani. Come se questo mese di agosto fosse il prologo di una mobilitazione che a settembre potrebbe presentare numeri ben più vasti. Anche perché se il mese di luglio ha visto la sospensione dell'assegno per oltre 21mila famiglie, in autunno la stessa sorte toccherà ad altre decine di migliaia di persone 

Il corteo

Il corteo è partito da piazza del Gesù intorno alle 11. Contrariamente a quando ci si potesse aspettare, la scelta della polizia è stata quella di incanalare la manifestazione verso il centro storico. I turisti hanno assistito attoniti al passaggio dei 500 che, passata piazza San Domenico, hanno percorso via Mezzocannone e, quindi, corso Umberto I. Qui c'è stato il primo dei tre blocchi stradali. Il secondo in via de Pretis, il terzo all'incrocio tra via Acton e piazza Municipio. Poi, i manifestanti si sono spostati sotto Palazzo San Giacomo e una delegazione è stata ricevuta dall'assessore alle politiche sociali Luca Trapanese. Finito l'incontro, il corteo ha proseguito fino a Palazzo Santa Lucia, sede della Giunta regionale.

Le testimonianze

Tra gli ex percettori ci sono molti over 50, licenziati o con un passato di lavoro nero: "A 52 anni e con vent'anni di contributi lo Stato mi ha abbandonato - ci racconta un uomo - Dicono che dobbiamo trovarci un lavoro, ma io tutto questo lavoro non lo vedo". Le storie di sfruttamento sono decine: "Sapete perché ho percepito il Reddito? - ci chiede un altro - perché ero stanco di essere sfruttato. Il mio titolare mi faceva firmare una busta paga gonfiata e poi dovevo restituirgli metà dei soldi. Ero ricattato e come me molti miei colleghi. Lo Stato cosa fa contro questi imprenditori criminali?". 

C'è chi con il Reddito è riuscito a pagare l'affitto e adesso non sa cosa fare: "Ho 58 anni, mia moglie 59. Ho percepito per tre anni 800 euro e 650 li pagavo di affitto. Quando a fine agosto il proprietario di casa mi dirà 'Paga o vai via' io che cosa dovrò fare? Me lo dica la signora Meloni". 

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