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Nel Golfo di Napoli i rifiuti marini diventano oro grazie a Progetto Firm

I risultati presentati dalla responsabile scientifica Marcella De Martino nella chiesa di Portosalvo, da sempre cara ai marinai di Napoli

Bottiglie e vari utensili di plastica, reti da pesca fantasma, vetro ma anche giocattoli e scarpe sono alcuni dei rifiuti che ogni giorno vengono lasciati in mare, "mettendo a serio rischio la sopravvivenza della biodiversità marina e costiera", come ripete ormai da circa 40 anni Rosalba Giugni, napoletana di nascita, romana d'azione, fondatrice di Marevivo. In prospettiva, la soluzione del problema passa attraverso la cultura della sostenibilità o, più semplicemente, attraverso l'educazione. Ma per i danni fatti - chiaramente visibili sui nostri litorali - occorre di più. È da quest'esigenza che prende vita “Progetto Firm - una rete da pesca per la filiera dei rifiuti marini", che ha come responsabile scientifico Marcella De Martino, dirigente di ricerca presso il CNR.

Progetto Firm

Partito ad ottobre 2021, Progetto Firm nasce con l’obiettivo di creare le basi per lo sviluppo di una innovativa filiera dei rifiuti marini nella Regione Campania, partendo dall'attivazione di una rete collaborativa tra il settore della pesca, in mondo della ricerca, le pubbliche amministrazioni e le comunità locali.

Fortemente voluto dal direttore generale Politiche Agricole - Ufficio centrale Pesca e Acquacultura della Regione Campania, e finanziato nell’ambito del Programma Operativo afferente al Fondo Europeo per gli affari marittimi e della pesca 2014-2020, Firm ha consentito di co-progettare una serie di soluzioni in grado di co-generare valore economico, sociale ed ambientale per le comunità locali e l’intero territorio.

Promotore e capofila di Progetto Firm è l’Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR- IRISS), in collaborazione con l’Istituto di Scienze dell'Alimentazione (ISA) di Avellino e l’Istituto per i Polimeri, Compositi e Biomateriali (IPCB) di Pozzuoli. Partner del progetto le organizzazioni regionali dei pescatori UNCI - Federazione Regionale della Campania; Federpesca - Federazione Nazionale delle Imprese di Pesca; Confcooperative - FedAgriPesca Campania; AGCI Campania; LEGACOOP Agroalimentare; Coldiretti – Impresa Pesca e le associazioni AICS Napoli, Assoutenti Campania e Hippocampus.

Il progetto è patrocinato da Legambiente Campania e MareVivo onlus.

Partito in sordina da due comuni costieri - Procida e Paestum - con pochi pescatori aderenti, in poco tempo ha ricevuto l'adesione di più di 250 pescherecci e oltre 22 amministrazioni comunali a vocazione marittima con le rispettive società di raccolta e smaltimento rifiuti, oltre che delle capitanerie di porto di Amalfi, Camerota, Castellabate, Cetara, Ischia, Massalubrense, Meta e Piano di Sorrento, Maiori, Montecorice, Napoli, Palinuro, Pollica/Acciaroli, Portici, Positano, Pozzuoli, Procida, Sangiovanni a Piro (Scario), Salerno, Santa Marina, Sorrento, Torre Annunziata e Vico Equense.

Dal mese di maggio 2022 a gennaio 2023, le cooperative di pescatori partecipanti al progetto hanno potuto raccogliere e conferire i rifiuti marini pescati in aree opportunamente predisposte dalle amministrazioni comunali. Quindi i ricercatori del CNR hanno analizzato le "raccolte" attraverso diverse metodologie e processi di trattamento, in modo da identificare le soluzioni più efficaci per recupero e riciclo.

La chiesa di Portosalvo a via Marina

Il progetto è stato presentato in un luogo dalla forte valenza simbolica: la chiesa di Portosalvo in via Marina, da sempre cara ai marinai di Napoli. È infatti conosciuta come "la chiesa dei marinai".

Fu fondata nel XVI secolo da Bernardino Belladonna, un marinaio miracolosamente scampato a un naufragio. Recentemente restaurata e riaperta al pubblico, viene anche utilizzata come centro congressi.

La Legge salvamare 

L'incontro è stato anche l'occasione per discutere dei decreti attuativi che ancora mancano per rendere operativa la Legge Salvamare che tra l'altro consente, appunto, ai pescatori di raccogliere e conferire i rifiuti marini.

Progetto Firm (Foto A. De Cristofaro - NT)

Ai lavori, moderati dalla giornalista esperta di ambiente Maria Elefante, i delegati del CNR, delle amministrazioni e delle organizzazioni dei pescatori partner del progetto; Rosalba Giugni presidente di MareVivo; Francesco Perrotti, capitano di vascello, Direzione Marittima della Campania ed il Team Restituta, vincitore Procida Hac(k)ultura, sfida FIRM.

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