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Deputazione San Gennaro e il debito del Comune, de Magistris: "Ci sono altre priorità"

L'istituzione che protegge il tesoro del Santo Patrono di Napoli ha denunciato un ammanco di oltre 700mila euro per contributi non versati dal 2011. La replica del sindaco: "Noi sempre corretti, ci difenderemo nelle sedi opportune"

"Il Comune si è sempre comportato correttamente e in questo momento la città ha altre priorità". Con queste parole il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha commentato la citazione in giudzio da parte della Deputazione di San Gennaro. Un buco da 737mila euro. E' quanto denunciato, alcuni giorni fa, dall'istituzione plurisecolare a difesa del tesoro del Santo Patrono di Napoli.

Un ammanco che sarebbe dovuto al mancato pagamento de contributo che il Comune di Napoli dovrebbe versare. Secondo la Deputazione, Palazzo San Giacomo non verserebbe la sua "quota" dal 2011, anno dell'insediamento di Luigi de Magistris a Palazzo San Giacomo. Un periodo lungo dieci anni che, se dovesse essere confermato, renderebbe più debole una spiegazione legata all'emergenza sanitaria in corso.  

Per questo motivo, è arrivata la citazione in giudizio a carico del Comune. La curiosità è che a presiedere la Deputazione, come recita lo storico statuto, è proprio il primo cittadino. "Ci difenderemo nelle sedi competenti - spiega de Magistris - Il Comune non è mancante in nulla, si sta comportando correttamente. Poi c'è un'ordine di importanza delle cose. Siamo in un momento di pandemia e credo che le priorità di Napoli siano altre. La Deputazione è sicuramente importante, ma viviamo un momento di dissesto e crisi economica globale, per cui crediamo di aver operato nel giusto". 

Siamo solo alle schermaglie iniziali, anche perché, da quanto trapela dai corridoi del Comune, la citazione non sarebbe ancora giunta all'Avvocatura. 

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