Forza Italia a tutto campo, Criscuolo: <<Le Municipalità da riformare e decentramento>>
Conferenza stampa di Forza Italia tenutasi in questi giorni, interviene e sottolinea il consigliere e coordinatore cittadino di Forza Italia della seconda Municipalità Vincenzo Criscuolo, l' importanza di attuare il decentramento nelle 10 Municipalità. Dalle ultime cronache dalle Municipalità, raccontate anche da questo giornale, non sono certo confortanti. La lista dei disservizi è lunga. Si parte dagli uffici anagrafe: per ottenere la carta d’identità occorrono dodici mesi al Vomero, quattro a piazza Dante. Più efficienti a Chiaia: un mese. In molti uffici devono ricorrere ai ragazzi del Servizio Civile come supporto, con la loro conseguente e legittima frustrazione. Presidenti e direttori delle municipalità sono stati nominati, le giunte e i componenti delle commissioni ancora no: insomma i generali sono al loro posto, mancano le truppe. Alla quinta Municipalità l’accesso principale da via Morghen è transennato da oltre un anno. Sono finiti i fondi e i lavori per la messa in sicurezza sono stati sospesi. Non rilasciano carte d’identità dal 2019. La rappresentazione visiva nelle disfunzioni dei servizi al cittadino è in quelle porte socchiuse degli uffici che sembrano scoraggiare ad entrare: Kafka vi avrebbe tratto ispirazione per uno dei suoi allucinanti racconti. L’appuntamento presso gli uffici comunali deve essere prenotato sul sito: ma non c’è disponibilità prima di gennaio 2023. Tutti lamentano la carenza di risorse e di personale. Il bollettino è drammatico. La memoria dei più anziani torna a quasi vent’anni fa: allo stato nascente della stagione dei sindaci, quando il primo segno del cosiddetto “rinascimento napoletano” fu la riappropriazione dei propri diritti da parte del cittadino. Avere il rilascio quasi all’istante di certificati, carte d’identità, altri documenti anagrafici fu avvertito come un atto quasi rivoluzionario in una città in cui si era abituati ad aspettare giorni e giorni e ad essere considerati non come titolari di diritti ma come postulanti di favori: con la necessità, ben s’intende, di trovare un intermediario per una raccomandazione tesa ad accorciare i tempi. È assolutamente necessario che il sindaco Manfredi e la sua amministrazione pongano al primo posto della loro agenda la questione del decentramento amministrativo. Le Municipalità sono il primo sensibile avamposto del governo urbano. Hanno bisogno di risorse e di riorganizzazione. Sono la mediazione visibile del rapporto fra amministrazione comunale e cittadini. Non possono essere ridotte esclusivamente a luoghi di spartizione di micropotere, primo gradino per presidenti e consiglieri che aspirano ad una carriera politica e costituiscono i terminali, i procacciatori di clientele nei quartieri. Nel gennaio 2018 fu organizzato al Maschio Angioino un convegno su “Il mancato decentramento amministrativo: cause ed effetti”. Rilancio qui, in attesa che diventino parte integrante di un dibattito fra amministratori e cittadini, le proposte che in quell’occasione vennero portate in Consiglio comunale. Erano sottoscritte da diverse migliaia di persone, ma, a tutt’oggi, non hanno ricevuto alcun riscontro. In primo luogo si chiede che le Municipalità siano dotate di un proprio bilancio. Quindi che siano soggetti giuridici, titolati a partecipare a progetti europei e ad ottenerne i fondi. Nel regolamento esistente le Municipalità hanno le seguenti competenze: manutenzione urbana, attività socio-assistenziali, scolastiche, culturali e sportive, gestione di servizi amministrativi a rilevanza locale. Ma non godono di pieni poteri su tali competenze. Il documento del 2018 chiede che siano trasferite le risorse economiche derivanti dalle funzioni e dalle attività svolte dalle Municipalità stesse sul proprio territorio di competenza e maggiori risorse umane dal Comune per la migliore realizzazione delle funzioni già attribuite alle Municipalità. Si tratta, come si vede, di obiettivi concreti su cui l’amministrazione comunale napoletana è chiamata ad esprimersi e, soprattutto, ad approntare interventi efficaci in tempi brevi.