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Fase 2, Mercato di Fuorigrotta chiuso: "Un'ingiustizia. Bruciati 40 milioni di euro"

La denuncia dei commercianti: "Dovevamo riaprire, ma la Regione ha bloccato tutto quando avevamo già fatto gli ordini"

"In questo mercato ci sono oltre 300 commercianti, 700 lavoratori, 1.500 se consideriamo l'indotto. Perché dobbiamo rimanere chiusi?". La fase 2 non ha ancora toccato i mercati rionali. Tra questi, quello di Fuorigrotta, in via Metastasio. Da due giorni, i commercianti sono in agitazione. "Era tutto pronto - spiega il loro presidente, Giuseppe Guerriero - avevamo anche fatto gli ordini per riaprire il 4 maggio. Poi, l'ultimo giorno, la Regione ci ha bloccato con un'ordinanza. Tutto quello che avevamo comprato non è stato venduto. Un danno enorme". 

Il danno diventa ancora più grande se si considerano i mancati introiti e tutta la merce invenduta dei due mesi di lockdown: "Parliamo di una perdita complessiva tra i 30 e i 40 milioni di euro" assicura Guerriero. Il mercato di Fuorigrotta si sviluppa sia a cielo aperto che in corridoi chiusi da tettoie. Tra i mercatali, molti trattano generi di prima necessità: "La maggior parte degli esercizi commerciali presenti qui - prosegue il presidente dell'associazione - avrebbe già riaperto se si trovasse fuori dal mercato: alimentari, macellerie, elettronica. Non capiamo perché un supermecato può lavorare e noi no. Abbiamo avnzato molte proposte alla Regione, sono state tutte bocciate". 

Alla protesta hanno preso parte anche i mercatali di Soccavo, che condividono il destino con i colleghi di Fuorigrotta. Tra le proposte presentate per affrontare l'emergenza, quella dell'ingresso contingentato e quella dell'apertura alternata dei negozi: "Al momento, nessuno ci ha detto quando potremo riaprire. Intanto, continuiamo a pagare le utenze. Di questo passo, la chiusura definitiva è dietro l'angolo". 

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