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Domenica, 28 Aprile 2024

La storia di Luca e Alba Trapanese al cinema, esempio di come l'amore è l'unica legge che conta

Dal 5 ottobre nelle sale Nata per te. Questa sera presentato in anteprima al Napoli Film Festival commuove il pubblico e fa riflettere inevitabilmente su cosa significa scegliere di diventare genitori superando ostacoli. Ne parliamo con Luca Trapanese, il regista e i protagonisti

Tutto l'universo obbedisce all'amore avrebbe detto Franco Battiato. Forse sintetizza la storia di Luca Trapanese che inizia quando ha stretto per la prima volta tra le braccia sua figlia Alba, la bimba con sindrome di down che ha adottato. Quella vicenda a lieto fine perché è il  primo caso di un single che adotta in Italia una neonata è un esempio per essere un caso eccezionale, un primo passo straordinario verso un iter burocratico farraginoso, pieno di luce e ombre quando si parla di adozioni e affido di minori che in Italia fa base ancora alla legge del 1983, all'epoca rivoluzionaria, ma che oggi è obsoleta perché cristallizzata a un modello di famiglia che nella società contemporanea non è più unico.

Ragionare su cosa significa diventare genitori anche se, probabilmente, si nasce per esserlo di bambini predestinati, perché insieme al DNA c'è un affetto innato che non conosce limiti e differenze. Come lo si diventa passa in secondo piano ciò che conta è l'amore. Il desiderio di essere genitori va oltre senza vedere limiti e difficoltà, ma solo opportunità, scardinando anche tutti quei meccanismi con cui è percepita la disabilità considerata ai tempi di oggi come tabù.

Per questo Alba e Luca e tutte le famiglie come la loro considerate da qualcuno degli outsider diventano modelli, anzi, si auspica di essere fortunati da essere travolti da quell'ondata di amore che vivono loro, lasciando traccia.

Luca Trapanese, attuale assessore alle Politiche Sociali del Comune di Napoli, condividendo sui social la sua routine con Alba ha fatto dei passi che, anche se piccoli, oggi come oggi sono giganteschi, perché attraverso la visibilità ribalta la prospettiva. 

Lo fa attraverso il suo impegno civile con la fondazione dell’associazione A ruota libera e i numerosi progetti legati alla disabilità, tra i quali la casa famiglia per bambini La Casa di Matteo. 

Lo fa con la scrittura pubblicando i suoi libri, tra questi c'è Nata per te scritto con Luca Mercadante in cui racconta tutto il percorso per diventare il papà di Alba. Dal 5 ottobre Nata per Te sarà al cinema perché un film diretto da Fabio Mollo e prodotto da Cattleya, Bartleby Film insieme a Vision Distribution interpretato da Pierluigi Gigante, Teresa Saponangelo, Antonia Truppo e Iaia Forte.

Presentazione film Nata per te Foto A. Fiorenzano

Dalla pagina al film

Diritti civili, vedere la disabilità con occhi diversi, sperare che la legge sull'adozione compia finalmente un upgrade, cosa significa il desiderio di diventare genitori in cui altruismo e necessità si fondono e l'amore senza etichette, sono tutti temi che saltano fuori come pop corn che si preparano. Accendono le lampadine delle teste perché riguarda gli individui che compongono la società nel nostro Paese, anche se hanno esperienze di vita totalmente opposte dalla famiglia Trapanese.

Non è un manifesto politico in cui si sollecita l'Italia guidata da Giorgia Meloni a fare qualcosa e a convincersi che la società contemporanea, nel concreto, è altra cosa. Certo, c'è la speranza che ci sia un cambiamento, magari proprio dopo la visione di questo film (già il presidente del Consiglio Meloni ha chiesto di vedere una copia del film), ma ha l'ambizione di dare nuovi input alla società e nell'agire per la collettività.

"Il momento più bello della mia infanzia è stata l’adozione di mia sorella. La sua storia era simile a quella di Alba. Da adulto avrei voluto anche io diventare genitore attraverso l’adozione, ma in Italia, in quanto persona omosessuale, non è possibile. La storia di Luca e Alba è per me una meravigliosa e preziosa eccezione. Una risposta di amore e di forza contro le discriminazioni" racconta il regista Fabio Mollo, il quale appena ha saputo che avrebbe girato lui il film si è subito recato a Napoli per conoscere Luca e Alba. Nella loro quotidianità hanno accolto lui, gli sceneggiatori Giulia Calenda e Furio Andreotti e, principalmente lui, Pierluigi Gigante che ha saputo di aver vinto il provino in un bigliettino consegnato durante un aperitivo con il regista e le responsabili dei casting.

"Abbiamo lavorato unendo al materiale del libro gli approfondimenti fatti con Luca sulla sua vita e sul suo lavoro con le persone disabili, e abbiamo creato il personaggio di Teresa, l’avvocata attivista, che per me è subito stata Teresa Saponangelo che ha accettato di fare il film prima che la sceneggiatura fosse finita. C'è poi la figura della giudice Gianfelici (Barbora Bobulova) per raccontare di questa adozione non solo l’importanza dal punto di vista legale, ma anche la sua complessità. Viviamo in un paese dove l’adozione per i single o per le coppie omosessuali è illegale, non potevamo tralasciare questo aspetto" racconta Mollo anche se dei piccoli tradimenti ci sono stati per dare una visione quanto più ampia possibile di ciò che accade alle persone che fanno richiesta di affidi e adozioni, dove non mancano dolori e ingiustizie a causa delle contraddizzioni che ci sono" spiega Mollo.

Il film è stato girato a Napoli ed è stato passato tanto tempo anche in uno dei centri per persone disabili creato da Luca Trapanese, non solo in fase di scrittura, ma anche in fase di preparazione, anche assieme a Pierluigi Gigante. Girare con loro alcune scene del film è stata una delle cose a cui ho tenuto di più. È
rimasto con loro un grande legame. Elementi essenziali per dare risvolti quanto più veri possibili a Nata per te.

L’immensa umanità e l’amore di questo personaggio mi hanno folgorato ed è stato un viaggio indimenticabile per la mia anima. Spero che questo film possa essere un incentivo ad un eventuale svolta riguardante il tema dell’adozione in Italia.Indipendentemente dallo stato coniugale, dalla natura sessuale e dalla burocrazia che a
volte rallenta ogni processo." racconta Pierluigi Gigante, un ragazzo esteticamente completamente diverso da Luca Trapanese ma che da quei enormi occhi si intravede lo stesso sguardo in cui viene fuori un'indole simile, in cui c'è la tenacia e determinazione che Luca Trapanese ha avuto per diventare padre.

Questa sera il fim ha il primo impatto con il pubblico napoletano per l'anteprima al Napoli Film Festival che si svolge al Grenoble. C'è attesa per il film che già ha commosso le persone che per ora l'hanno visto, infatti già sono state aumentate le sale in Italia. 

Per Mollo l'uscita di Nata per te è una piccola rivoluzione: "Io credo che oggi le cose nella vita di tutti i giorni stiano cambiando, e ce ne stiamo
rendendo conto. E la storia di Luca ed Alba, e l’amore che ricevono quotidianamente da
tante persone ne sono la prova. Sta alle istituzioni ora agire di conseguenza.
Per il periodo storico, politico e cinematografico in cui viviamo, riuscire a fare questo film è
stato per me un grandissimo privilegio, un atto di resistenza e di coraggio. L'idea che ora esca al cinema e che possa raggiungere il pubblico credo sia una piccola grande rivoluzione. Per questo ringrazio profondamente Riccardo Tozzi, tutta la squadra di Cattleya, di Bartleby Film e di Vision Distribution".

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