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Sabato, 27 Aprile 2024

Micaela Ramazzotti incontra il pubblico del suo Felicità: "Per me Napoli è una pillola del buonumore" | VIDEO e FOTO

Intervista all'attrice che dopo il Premio degli spettatori vinto al Festival di Venezia, presenta la sua opera prima al cinema Metropolitan e Modernissimo

“Siamo stanchi perché siamo infelici. L’infelicità porta la stanchezza mentale e fisica. Desiré Mazzoni, il personaggio che interpreto nel film, ripete spesso di essere stanca. Lo è perché è infelice. In Felicità, parlo di un percorso psichiatrico, di una relazione squilibrata, di mediocrità educativa e sociale e di come lo spirito dell’Italia di questi anni si rifletta sulle persone meno attrezzate. Lo faccio attraverso i Mazzoni, una famiglia patologica” dice Micaela Ramazzotti quando incontra il pubblico napoletano alla fine della proiezione di Felicità, la sua opera prima che è stata tra le sorprese dell’ultimo Festival di Venezia aggiudicandosi il Premio degli spettatori - Armani Beauty.

Un riconoscimento inaspettato per la Ramazzotti che quando ritira quel Leone durante la cerimonia di chiusura ha la voce rotta dalla commozione. Il quel momento, però, ha anche il polso di quanto questo film riesca a parlare alla gente, mettendola a nudo più di quanto sia disposta ad ammettere. 

Con Desiré Mazzoni, i suoi genitori così disfunzionali e succhia energia e soldi (interpretati da Max Tortora e Anna Galliena), il compagno Bruno (Sergio Rubini), intellettuale e professore universitario che crede e finge di essere meglio di ciò che è ma che alla fine si rivela il peggiore tra loro, Micaela Ramazzotti e le sue sceneggiatrici suggerisce un’ulteriore strada su come spezzare le catene dai rapporti storti,talvolta tossici, che rendono insicuri. 

Con questi inviti alla consapevolezza e alla conquista della sicurezza in sé stessi, senza far finta di non vedere, Micaela Ramazzotti fa il suo inno alla Felicità, anzi, a trovarla nonostante le brutte facciate.

Micaela Ramazzotti a Napoli

Micaela Ramazzotti a Napoli per incontrare il pubblico del film Felicità Foto A. Fiorenzano

Micaela Ramazzotti è tra le attrici più apprezzate dai registi più autorevoli. Ne ha vinti di premi. L’idea di raccontare questa ‘famiglia storta’, come la definisce lei, è un’esigenza che aveva da tempo. Il modo in cui ha scelto di portarla sullo schermo è un sedimento,probabilmente, che nasce proprio stando sul set come autori come Comencini, Archibugi e Amelio. Proprio il set di La Tenerezza di Gianni Amelio l’ha portata a Napoli, città in cui viene spesso anche con i suoi figli perché: “dà e ha dato tanto. Basti pensare agli artisti che ci ha dato come Pino Daniele e Totò e già mi sembrano buone ragioni per essere grati a Napoli” afferma quando noi di NapoliTODAY la intervistiamo al cinema Metropolitan dove ha appena risposto alle curiosità degli spettatori su Felicità. Subito dopo è attesa al Modernissimo per salutare le persone che hanno visto questo film con cui segna il suo esordio dietro alla macchina da presa con grande soddisfazioni.

Arriva con look sbarazzino. Indossa una maglietta con scritto Felicità dove sono stilizzati i volti dei personaggi del suo film. E’ gioviale come una ragazza come tante contenta di come il suo lavoro è accolto. Vuole condividerlo fino in fondo con gli altri. Dove può, vuole mimetizzarsi tra il pubblico per vedere le reazioni che ci sono vedendo il finale del film.

Felicità ha un epilogo tosto ma necessario. Questa è la storia , di genitori egoisti e manipolatori, un mostro a due teste che divora ogni speranza di libertà dei propri figli. Desiré è la sola che può salvare suo fratello Claudio (Matteo Olivetti) e continuerà a lottare contro tutto e tutti in nome dell’unico amore che conosce, per inseguire un po’ di felicità. 

Ha scritto la sceneggiatura con altre due donne, Isabella Cecchi e Alessandra Guidi. Gli attori che avevano in mente scrivendo Sergio Rubini, Max Tortora, Anna Galiena e Matteo Olivetti sono stati da subito gli attori che avevano in mente in fase di scrittura e hanno reagito con entusiasmo quando la Ramazzotti ha proposto il copione. Ciò  ha aiutato a  dare il coraggio a Micaela di sottoporre il film alla Lotus Production che l’ha voluto realizzare a patto che interpretasse il personaggio di Desiré.
“C’è voluta da parte mia un po’ di faccia tosta per interpretare Desiré” spiega l’attrice e regista “Lei non è certo il ritratto edificante di una donna virtuosa, anzi è decisamente imperfetta, ingenua, un po’ bugiarda e forse patetica”.

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