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Sabato, 27 Aprile 2024

Alessandra Mussolini: "Non essere stata sindaco di Napoli unico rimpianto"

L'europarlamentare in città per presentare il suo libro 'Il gioco del buio' in cui racconta aneddoti della sua famiglia: "Ma non parlo di politica. Napoli? E' casa mia"

L'unico rimpianto della vita di Alessandra Mussolini è non essere riuscita a diventare sindaco di Napoli. E' lei stessa a sostenerlo, a margine della presentazione del suo primo libro, Il gioco del Buio', nelle sale del Circolo Canottieri. La Mussolini fu candidata a prima cittadina partenopea nel 1993 e perse contro Antonio Bassolino nella prima elezione in cui un sindaco fu votato dai cittadini. 

"Napoli è casa mia. C'è sempre nei momenti importanti. Non è un caso che io sia qui a presentare il mio primo libro all'interno del quale la città è molto presente. Nonna Romilda è nata a Pozzuoli, quindi ci sono molti ricordi". Il libro non parla di politica, è un racconto di aneddoti di famiglia: "Volevo mettere insieme dei pezzi che non sono mai stati raccontati. La vita privata di una famiglia pubblica. E' un racconto sui secondi, in questo caso dei secondi figli che, a volte, determinato il successo dei primi". 

Una famiglia certamente complessa. Alessandra Mussolini è nipote di Benito Mussolini. Il papà, infatti, il musicista Romano Mussolini, era il quartogenito del duce. Sophia Loren è la sorella maggiore della madre, Maria Pia Villani Scicolone: "Ma fu mia zia Sophia a comprare il cognome con i soldi di un film perché Riccardo Scicolone riconobbe solo la prima figlia". La Mussolini, per anni esponente della destra missina prima e sociale poi, nel tempo ha assunto posizione diverse dalle origini, come la difesa per i diritti lgbtq+ e il sostegno al Disegno di legge Zan, poi bocciato dal Parlamento. Attualmente è europarlamentare di Forza Italia.  

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