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Scuola, docenti e genitori contro la chiusura: "I ragazzi ne hanno bisogno"

Decine di persone si sono ritrovate all'esterno della Regione Campania per protestare contro la decisione di Vincenzo De Luca di ricorrere alla didattica a distanza per frenare i contagi. Gli insegnanti: "Istituti scolastici sono sicuri"

Un pezzo del popolo della scuola non ci sta. Docenti, genitori, presidi, si sono dati appuntamento all'esterno di Palazzo Santa Lucia, a Napoli, per protestare contro la decisione di Vincenzo De Luca di chiudere gli istituti di ogni ordine e grado per far fronte all'aumento dei contagi da Covid-19. "I ragazzi non vogliono la didattica a distanza, vogliono la socialità della scuola" urlano i manifestanti. 

"La chiusura è la risposta sbagliata di un'istituzione che non ha saputo programmare - afferma una docente - la scuola è uno dei luoghi più sicuri, anche dopo gli investimenti fatti in estate. E' l'unico luogo in cui gli adolescenti rispettano le regole. Purtroppo dopo devono prendere i mezzi pubblici strapieni, dove è possibile contagiarsi". 

C'è anche chi accusa il Governo per non aver mantenuto le promesse: "Nella mia scuola non sono arrivati né i banchi, né il personale - afferma un insegnante - Non ci mettono nelle condizioni per poter lavorare". I genitori sono preoccupati delle ripercussioni psicologiche: "Questi ragazzi sono stati a casa per mesi - spiega un mamma - li vedo cambiare anche psicologicamente. La didattica a distanza non è scuola, è qualcosa di diverso". 

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