rotate-mobile

Porto di Napoli, la guerra tra Giacometti e l'Autorità: "Ho investito 700mila euro e ora mi cacciano"

L'imprenditore pronto a far causa all'Ente: "Ho ottenuto concessione quadriennale per maxischermo e sale d'aspetto, ma è durata solo due anni e non sono rientrato dei soldi spesi". La risposta di Annunziata: "Nessun azione vessatoria. Da tempo cerchiamo soluzione con il concessionario"

La guerra tra l'imprenditore Alfredo Giacometti e l'Autorità portuale di Napoli è una vicenda complessa e spinosa. Una guerra di carte, di burocrazia, di ritardi, di promesse verbali che attraversa tre gestioni dell'Ente. Nell'anno 2015, la Giacometti Group viene contattata per ripetere al Molo Beverello quanto realizzato già ad Ischia: l'installazione di un maxischermo con gli orari delle partenze e la realizzazione di panchine e sale d'aspetto per i passeggeri. 

E' utile ricordare che fino a qualche anno fa, nel Porto di Napoli mancavano qualsiasi tipo di segnaletica e indicazione per gli utenti che dovevano arrangiarsi chiedendo a qualche addetto o correndo da una bancina all'altra. "Partecipai a una gara e ottenni una concessione quadriennale - racconta Giacometti - che prevedeva il maxischermo con gli orari, le panchine e le sale d'aspetto. In cambio io avrei potuto vendere gli spazi pubblicitari in diversi punti del Molo. Il mio investimento è stato di circa 70mila euro". 

L'imprenditore era convinto che in quattro anno potesse rientrare nell'investimento e ottenere un utile: "Il problema è che l'Autorità ci ha messo due anni per autorizzarmi a dare seguito alla concessione. Quindi, la mia attività è iniziata nel 2017 e non nel 2015. Nel 2019 mi hanno informato che la concessione era scaduta, ma in soli due anni io non sono riuscito a recuperare l'investimento". 

A quel punto, cominciano i lavori al Molo Beverello per la realizzazione del nuovo polo corcieristico. "Mi dissero che volevano rinnovare la concessione e mi spinsero a fare domanda. Ma l'accordo che mi hanno proposto aveva così tante limitazioni da risultare non conveniente per la mia azienda. Come se non bastasse, sono stato accusato di occupare abusivamente un locale che loro stessi mi avevano affidato per contenere l'attrezzatura tecnica del maxischermo". La Giacometti Group srl si è rivolta all'avvocato Angelo Pisani per appurare se l'Autorità portuale abbia commesso infrazioni nei confronti dell'azienda.

Dal canto suo, il nuovo presidente Andrea Annunziata ha risposto con una nota che riportiamo integralmente: "La srl Giacometti Group era titolare di una concessione al Molo Beverello, area oggetto di riqualificazione nell’ambito del progetto Waterfront ed era stata autorizzata ad utilizzare un’area pubblica per posizionarvi strutture, con previsione di mera raccolta pubblicitaria. In prosecuzione, nonostante le difficoltà connesse ai lavori, l’Autorità di Sistema Portuale con Delibera n. 24 del 29.05.2020, aveva consentito il permanere delle strutture, con delle limitazioni tuttavia rispetto alla originaria concessione in dipendenza del mutato assetto dell’area. Non corrisponde al vero, dunque, il presunto atteggiamento vessatorio riferito dalla società agli organi di stampa, in quanto per un lungo periodo l’Autorità di Sistema Portuale, ha avviato una fase interlocutoria, con il concessionario allo scopo di addivenire ad una soluzione equilibrata, nell’intento di raggiungere un bilanciamento dell’interesse del privato a permanere sull’area con le necessità connesse ai lavori pubblici, che non ha avuto buon esito, soprattutto in quanto una delle richieste del concessionario concerneva la vendita di servizi turistici, attività mai prevista nella originaria concessione e che avrebbe sottratto la conseguente procedura ai principi della libera concorrenza e della evidenza pubblica. La concessione originaria, peraltro, era già scaduta lo 02.11.2019 e, pertanto, in base alle disposizioni vigenti, non vi era alcun diritto soggettivo in capo alla società né rispetto al rinnovo né tantomeno al rinnovo della concessione nella sua configurazione originaria. La AdSP, solo da ultimo (nell’aprile del 2021, esperito ogni tentativo di componimento) comunicava alla società di sgomberare in quanto si ha un prevalente interesse pubblico a che il Molo Beverello, per la prossima stagione estiva, sia pienamente efficiente ed in grado di accogliere i passeggeri diretti alle isole del Golfo nel migliore dei modi, con attrezzature adeguate ai flussi di traffico. Tale imprescindibile esigenza di pubblico interesse, attualmente risulta ostacolata dalle attività poste in essere dalla società Giacometti".

Video popolari

Porto di Napoli, la guerra tra Giacometti e l'Autorità: "Ho investito 700mila euro e ora mi cacciano"

NapoliToday è in caricamento