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Venerdì, 26 Aprile 2024

Covid, tamponi e quarantena: come cambiano le regole per i positivi

La Regione Campania ha accolto le indicazioni del Governo: il tampone antigenico basterà sia per certificare il contagio che per uscire dall'isolamento. L'intervista a Ugo Trama dell'Unità di crisi

Più facile entrare nella rete dei contagiati, più facile uscirne. "La Campania, con una delibera del 12 gennaio 2022, si allinea alle decisioni del Governo sul nuovo metodo di tracciamento dei casi Covid" spiega Ugo Trama, membro dell'Unità di crisi regionale. La novità principale riguarda il riconoscimento del tamponi antigenico, realizzato in farmacia o in un centro specializzato, come strumento diagnostico sia in entrata che in uscita dall'isolamento. 

Ugo Trama, membro Unità di crisi Covid Regione CampaniaFino a oggi, infatti, il test rapido andava sempre confermato da un tampone molecolare. "Oggi, invece - prosegue Trama - anche con un antigenico positivo privato si viene iscritti sulla piattaforma Sinfonia come contagiati e bisogna mettersi in quarantena. Dopo l'isolamento, sette giorni per i vaccinati e dieci per i non vaccinati, basterà un antigenico, stavolta negativo, per poter tornare alla propria vita, mentre prima era necessario il molecolare eseguito dall'Asl".

Un'iniziativa presa dal Governo per non paralizzare le attività produttive, visto che molte Asl, e quelle napoletane non fanno eccezione, non riuscivano a garantire i tamponi di controllo in tempi rapidi, costringendo gli utenti a ulteriori giorni di quarantena e lontani dal posto di lavoro. 

Il cambio di paradigma è visibile anche negli ormai noti bollettini quotidiani dell'Unità di crisi: "Con le nuove norme - afferma Ugo Trama - anche i test antigenici vengono immediatamente inseriti nel computo, mentre prima dovevano prima essere confermati da un molecolare dell'Asl". 

Ciò spiega anche il perché negli ultimi giorni i casi ci appaiono molto più numerosi. Come è stato assodato, i test rapidi non sono molto affidabili e il controllo con i tamponi dell'Asl svelavano molti falsi positivi che non venivano messi in conto. Con il nuovo metodo, invece, vengono inseriti nella casistica anche coloro i falsi positivi prodotti dagli antigenici.  

"Si snellita la procedura tenendo conto dei cambiamenti del virus - conclude Trama - Oggi, con i vaccini, non abbiamo molti accessi in terapia intensiva, se non per coloro che soffrono di altre patologie". 

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