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Sabato, 27 Aprile 2024

Voragine via Morghen, la rabbia di due commercianti: "Abbandonati dalle istituzioni, rischiamo di chiudere"

Luigi e Salvatore avevano aperto un pub a gennaio 2024. Dopo un mese la strada è sprofondata: "Incassi zero da 25 giorni. Per le autorità siamo agibili ma questa zona è irraggiungibile"

Quando hanno aperto il loro pub take away, Luigi e Salvatore non credevano certo che dopo appena un mesetto avrebbero dovuto affrontare la prima crisi. "A trenta giorni dall'apertura via Morghen è sprofondata - racconta Luigi - Noi non abbiamo ricevuto danni diretti, ma il cantiere ci ha inglobato e non abbiamo clienti da 25 giorni".

Entrambi di 32 anni, di Casoria, con un altro locale ad Aversa, avevano investito su Napoli e sul Vomero per farsi conoscere. "Gli incassi sono a zero - aggiunge Salvatore - La gente ha paura di arrivare qui. Non ci sono parcheggi, la viabilità è bloccata. Questa zona è irraggiungibile. Noi non abbiamo uno storico, ma gli altri commercianti ci hanno detto che hanno subito perdite del 50 per cento". 

Dopo i residenti sfollati, Questi imprenditori sono l'altra faccia dell'emergenza idrogeologica che sta colpendo il quartiere collinare. Per loro, al momento, non ci sono ristori. "Secondo le autorità - spiega Luigi - il nostro locale è agibile. In effetti, noi non abbiamo subito danni diretti dalla voragine. Però, subiamo tutti i danni e i disagi del cantiere. Abbiamo chiesto al Comune e ad Abc di dichiararci inagibili, così da poter riscuotere un risarcimento dall'assicurazione, ma non ci hanno neanche risposto".  

Luigi e Salvatore si sentono abbandonati: "Nessuno ci dice quando finiranno i lavori. Si vocifera che il cantiere dovrebbe chiudere prima di Pasqua, ma non ci sono comunicazioni ufficiali. Il sindaco ha affermato che valuterà la possibilità di ristori, ma il tempo passa e mantenere un locale aperto con dieci lavoratori e il costo dell'affitto alto come è in questa zona diventa sempre più difficile". 

Per questo motivo, i due giovani imprenditori hanno organizzato una sorta di sit-in per il quale hanno chiamato a raccolta amici, parenti e clienti che si vestiranno con abiti da cantiere per protestare contro il silenzio delle istituzioni. "Speriamo che mantengano le promesse e ci aiutino a superare questo momento". 

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