Paga o ti bruciamo il locale. Era questo il modus operandi dei quattro estorsori arrestati dai Carabinieri della compagnia Stella. I quattro apparterrebbero al clan Sequino, egemone nel rione Sanità per le estorsioni e lo spaccio di droga, e hanno 23, 27, 44 e 50 anni. Secondo gli investigatori, erano diventati il terrore dei commercianti. Riscuotevano il pizzo imposto dal clan e, in alcuni casi, obbligavano all'installazione di slot machines.

Un'azione a tappeto, che non risparmiava nessun esercizio. Per i pochi che decidevano di ribellarsi e non pagare, si passava alle vie di fatto. Come accaduto nel caso di un bar la cui saracinesca è stata data alle fiamme. Il raid è sato ripreso dalle telecamere del sistema di videosorveglianza. Nelle immagini, si vedono alcuni individui che prima gettano sulla serranda del liquido infammabile, per poi dargli fuoco. Dal video sono partite le indagini dei militari. Sono gli stessi carabinieri a parlare di un clima di profonda omertà che ancora aleggia all'interno del rione nonostante le tante iniziative organizzate e la presenza massiccia delle forze dell'ordine.

Gli investigatori sono comunque riusciti a indentificare gli autori delle estorsioni. Il fermo ha probabilmente evitato ulteriori vessazioni ai danni delle vittime. L'ultimo episodio alla Sanità si era verifcato una settimana fa, quando era stata incendiata la sarinesca del bar Shabby Chic. I quattro esponenti del clan Sequino sono stati portati nel carcere di Secondigliano.