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Vomero

A cura di Gennaro Capodanno

Traffico al Vomero: la montagna partorisce il topolino. Dagli inizi degli anni '80 si attende il parcheggio sotto la tangenziale

Grande enfasi, anche sui siti internet, per la notizia che la municipalità collinare, che comprende i quartieri del Vomero e dell'Arenella, ha approvato il provvedimento che prevede la pedonalizzazione di via Cifariello, un antico tratto di strada che collega via Bernini con via Alvino che, in verità, non ha mai avuto alcuna valenza rispetto al traffico vomerese, trattandosi di una stradina con una carreggiata di ampiezza limitata, realizzata ancora in basolato lavico, senza marciapiedi, con autovetture e motocicli perennemente ferme, anche in seconda fila, nonostante la presenza del segnale di divieto di sosta con rimozione con carri gru

" Grande enfasi, anche sui siti internet, per la notizia che la municipalità collinare, che comprende i quartieri del Vomero e dell'Arenella, ha approvato il provvedimento che prevede la pedonalizzazione di via Cifariello - afferma Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari -, un antico tratto di strada che collega via Bernini con via Alvino che, in verità, non ha mai avuto alcuna valenza rispetto al traffico vomerese, trattandosi di una stradina con una carreggiata di ampiezza limitata, realizzata ancora in basolato lavico, senza marciapiedi, con autovetture e motocicli perennemente ferme, anche in seconda fila, nonostante la presenza del segnale di divieto di sosta con rimozione con carri gru ".

            " L'unica caratteristica rilevante della strada in questione è la presenza della più antica delle tre chiese dedicate a San Gennaro, presenti al Vomero - puntualizza Capodanno -. La chiesa della Piccola Pompei nota anche come chiesa di San Gennariello al Vomero, costruita nel 1513, realizzata, come le altre due più recenti, vale a dire la chiesa di San Gennaro al Vomero in via Bernini e la chiesa di San Gennaro ad Antignano, per ricordare i luoghi dove, secondo la tradizione popolare giunta sino ai giorni nostri, avvenne il primo miracolo della liquefazione del sangue di San Gennaro, durante la traslazione delle reliquie del santo da Pozzuoli a Napoli, come ricorda anche un cippo posto nei pressi ".

            " Anche in questo caso - prosegue Capodanno -, come già accaduto per alcuni tratti di via Scarlatti e di via Luca Giordano in passato, si parla di pedonalizzazione, quando in effetti il dispositivo prevede la semplice chiusura di tratti di strada, senza alcun altro provvedimento al contorno, a partire dalla creazione di aree pubbliche da destinare al parcheggio delle autovetture ".

            " Di certo non si risolvono così i gravi problemi del traffico che attanagliano il quartiere collinare, con ripercussioni immaginabili sulla qualità dell'aria, traffico che, presente nell'arco dell'intera settimana sulle direttrici ancora disponibili,  va completamente in tilt nella giornata di sabato - continua Capodanno -. Difatti da quando è stata chiusa via Luca Giordano, tutti gli autoveicoli proveniente da piazza Medaglie d'Oro, sono dirottati su due strade decisamente insufficienti, da un lato lungo via Recco per raggiungere la zona dello stadio Collana, dall'altro lato, lungo via Merliani, creando ingorghi lungo via Stanzione, anche perché in tale ultima strada, dove confluiscono anche i veicoli provenienti da via Bernini, le autovetture sono costrette a transitare in fila indiana per la presenza di veicoli parcheggiati in seconda fila, senza che a tutt'oggi risultino disposti i necessari costanti controlli ".

            " Con l'approssimarsi del periodo natalizio - sottolinea Capodanno - la situazione non potrà che peggiorare, come dimostrano le esperienze degli anni pregressi. Se si vuole por mano a una soluzione efficace e duratura dei gravi problemi di viabilità nell'area collinare occorre rivedere l'attuale dispositivo di traffico, anche destinando a parcheggi pubblici alcune aree ancora disponibili, a partire da quella che si trova al di sotto dei viadotti della tangenziale di via Cilea, dove la creazione di un parcheggio a raso pubblico fu già annunciata agli inizi degli anni '80, redigendo al riguardo anche un apposito progetto,  senza che pero, fino a oggi, tale parcheggio che, in considerazione della vastità dell'area, potrebbe ospitare centinaia di autovetture,  sia stato mai realizzato ".

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