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Sabato, 27 Aprile 2024

Vomero

A cura di Gennaro Capodanno

A Napoli impazzano “tavolino e gazebo selvaggi“

Andrebbe contravvenzionato anche l’avventore

 

 

 

            Dopo le belle promesse anche in un recente passato, alle quali oramai siamo avvezzi da anni, e qualche sporadico controllo come quelli effettuati in questi giorni nella zona di Chiaia, il fenomeno di “ tavolino e gazebo selvaggio “ che, ad opera dei titolari dei pubblici esercizi, impazza in tutte le strade e le piazze di Napoli, continua a permanere in Città, anzi la situazione peggiora di giorno in giorno. Le proposte formulate in passato dell’amministrazione comunale, rilanciate dagli organi d’informazione,  di porre delle borchie metalliche o delle pedane atte a delimitare l’esatta estensione ed ubicazione delle aree concesse per l’occupazione del suolo, sono rimaste nei cassetti polverosi di palazzo San Giacomo.

            Altro che semplice occupazione! La maggior parte di questi signori ha installato sulla pubblica via veri e propri gazebi, strutture metalliche, con tanto di copertura, infisse al suolo, che non vengono mai smontate, per le quali, in base alle vigenti disposizioni di legge, occorrerebbe munirsi di apposite licenze edilizie, mai richieste e mai rilasciate. Non parliamo poi del rispetto dei metri quadrati chiesti e concessi. Nella maggior parte dei casi le occupazioni reali appaiono essere molto maggiori rispetto a quanto presumibilmente indicate nella concessione, eludendo anche gli oneri economici.

            Un esempio? Basta fare una passeggiata nel quartiere collinare del Vomero. Nel quadrilatero tra piazza Medaglie d’Oro, piazza degli Artisti, piazza Vanvitelli, passando per via Scarlatti e piazza Fanzago, tavolini, sedie, fioriere, ombrelloni, divisori in legno e in plexiglas spuntano  come funghi. In via Bernini, durante tutta la giornata, si osservano tavolini e sedie accatastati sulla pubblica via, senza che nessuno dica niente.

            Una proposta per debellare il fenomeno? Basterebbe che il sindaco emanasse un’ordinanza che permette di sanzionare anche gli avventori, pizzicati a sorbire la caratteristica tazza di caffé o lo spaghetto alle vongole, seduti ai tavolini abusivi così come oggi, per legge, ma anche questo provvedimento è rimasto sulla carta, si dovrebbe sanzionare colui che compra un CD o un prodotto fasullo venduto sulle bancarelle. Naturalmente questo comporterebbe l’istituzione di apposite squadrette per ogni unità operativa dei vigili urbani, con la pubblicizzazione dei locali fuorilegge, anche attraverso l’apposizione dell’ordinanza nell’ambito delle strutture abusive. Inoltre bisognerebbe stilare un elenco di luoghi e piazze storiche, come piazza Vanvitelli, dove vietare il proliferare di queste orride strutture.

            Auspichiamo l’intervento, nell’ambito delle rispettive competenze, del prefetto di Napoli, del questore, del sovrintendente per i beni architettonici e paesaggistici e del sindaco.

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