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Venerdì, 26 Aprile 2024

Vomero

A cura di Gennaro Capodanno

Metrò-lumaca napoletano: un’inaugurazione ogni stazione

Dal 22 dicembre 1976, quando fu aperto il famoso “buco” in via Mario Fiore per la posa della prima pietra, sono trascorsi 35 anni, quasi due generazioni, ed in esercizio effettivo vi sono attualmente appena 15 chilometri, con una media annuale di poco più di quattrocento metri di realizzazione effettiva: un primato negativo che non andrebbe affatto festeggiato, se raffrontato a quanto fatto in altre metropoli europee, come Parigi o Londra, e con costi decisamente inferiori ai 60 milioni di euro a chilometro dei quali si parla

 

 

         Oramai siamo al ridicolo, invece che per tratte funzionali, la linea 1 del metrò collinare, che potrebbe ribattezzarsi tranquillamente il metro-lumaca, viene inaugurata per stazioni. Anche una precedente inaugurazione, quella della stazione Museo, che risale al 5 aprile del 2001, avvenne in piena campagna elettorale.

Ora dopo anni di disagi infiniti per i residenti, arriva l’inaugurazione di piazza Bovio, alla vigilia non solo delle elezioni amministrative ma della nuova stangata del 9% sui ticket di viaggio. Dal 22 dicembre 1976, quando fu aperto il famoso “buco” in via Mario Fiore per la posa della prima pietra, sono trascorsi 35 anni, quasi due generazioni, ed in esercizio effettivo vi sono attualmente appena 15 chilometri, con una media annuale di poco più di quattrocento metri di realizzazione effettiva: un primato negativo che non andrebbe affatto festeggiato, se raffrontato a quanto fatto in altre metropoli europee, come Parigi o Londra, e con costi decisamente inferiori ai 60 milioni di euro a chilometro dei quali si parla.

Senza considerare l’altro aspetto negativo. Il tratto appena inaugurato, tra piazza Dante e piazza Bovio funzionerà, e non è dato sapere per quanto tempo, su un solo binario con una navetta che andrà su e giù con partenze ogni quarto d’ora, con una portata decisamente inferiore a quella necessaria a soddisfare le esigenze dell’utenza, che si avrebbe con la tratta in pieno esercizio, non realizzando, dunque, il reale ed effettivo prolungamento della linea 1.

Nell’occasione si ripropongono una serie di domande. Quando sarà finalmente completata la linea 1 della metropolitana, chiudendo il famoso anello con Capodichino e quali ulteriori finanziamenti pubblici richiede tale completamento? La nuova tratta provvisoria appena inaugurata è sicura o contribuirà a rendere ancora più precario il funzionamento che in alcune ore della giornata, già attualmente, vede saltare le corse del metrò collinare con conseguenti affollamenti sulle banchine delle stazioni? Ed infine, ma quello che si sta realizzando è un sistema di trasporto pubblico o un museo, dal momento che molte risorse vengano utilizzate per la realizzazione di opere d’arte nelle stazioni? Domande che attendono una risposta.

 

Gennaro Capodanno

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