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Storie&Controstorie

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A cura di Mario Amitrano

Il "deserto" di Natale

Il foto-racconto. Quasi nessuno in giro nel pomeriggio dal Vomero alla Ferrovia passando per Fuorigrotta e il Lungomare

Davvero impressionanti le immagini che abbiamo scattato in alcune delle strade principali di Napoli nel pomeriggio di Natale. Una sorta di deserto, accentuato ovviamente dalle restrizioni da zona rossa che in questo periodo di festività stanno praticamente chiudendo tutta l'Italia in casa.

Chiusi tutti i negozi, anche quelli di necessità, quasi tutti i napoletani hanno preferito trascorrerere la seconda parte della giornata tra una tombola e un roccocò con i (pochi) parenti ammessi (e permessi) nelle proprie abitazioni. 

Dal Vomero a Fuorigrotta non si incontra anima viva.

Un po' di movimento solo davanti al Mc Donald's di fronte allo stadio Maradona, aperto per qualcuno che evidentemente non si fosse ancora saziato tra cenone della vigilia e pranzo di Natale. 

Sul Lungomare, sferzato da una pioggia fastidiosa ma non intensa, qualcuno passeggia, e solo un paio di persone sfidano il deserto pedalando in bici.

Aperto solo uno dei numerosi chalet a Mergellina, sono lontani i ricordi delle auto in doppia e tripla fila che rallentavano il traffico fino a bloccarlo.

Gli esponenti delle forze dell'ordine che si incrociano sul tragitto sono più numerosi dei passanti. Vigili urbani, Carabinieri e Polizia sono comunque presenti sul territorio ma non hanno fortunatamente eccessivi problemi nel controllo della situazione. 

Da via Marina a Piazza Mercato continua il vuoto assoluto, e un po' di gente in più si vede solamente a Piazza Garibaldi, nelle cui stradine laterali sono aperti anche numerosi negozietti gestiti da extracomunitari.

Numerosi i clochard, ma senza le scene di degrado degli anni passati, quando pure documentammo il Natale "diverso" di molti di loro costretti a vivere tra rifiuti ed escrementi.

Le associazioni di volontariato distribuiscono pasti caldi anche a Natale. Ma qui probabilmente il Natale non esiste, zona rossa o gialla e arancione che sia.

Pochissime persone anche al Borgo Sant'Antonio Abate e a Piazza Carlo III.

Natale è finito. Presto, che comincia il "coprifuoco".

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