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Napoli, quando eri la padrona del mondo...

Napoli, quando eri la padrona del mondo...

A cura di Januaria Piromallo

Da 9 giorni senza luce e riscaldamento, avvolta nell’atmosfera della grotta del bambin Gesù. E non sono la Madonna

La stella cometa illumina il cammino ai tre re magi. E nuova luce entra nelle nostre case. Invece la compagnia elettrica mi lascia al buio, al freddo e senza acqua calda. Forse, in preda a spirito evangelico, voleva far rivivere ai suoi utenti la magica atmosfera della grotta di Betlemme.

Antefatto e chiarimento

Da sette anni utilizzo il medesimo fornitore della corrente elettrica, mi considero un cliente affidabile. Per distrazione la bolletta di luglio non viene pagata da mia figlia. Risultano invece correttamente pagate le due successive. Chiunque di buon senso capisce che si è trattato di una svista. La luce è un ben primario, non può essere staccata a loro arbitrio se prima non hai ricevuto il sollecito di pagamento via raccomandata, se prima non ti mandano un e mail, se prima non ti inviano un messaggio sul cellulare. Questa è la procedura di altre compagnie. Io non ho ricevuto nulla. E luce non fu… figli, madre anziana e nipoti, tutti minori, si ritrovano a lume di candela. E non la prendono romanticamente. L’indomani chiamo il numero verde (e credetemi non è una impresa da poco farsi rispondere). Risulta non pagata la bolletta di luglio. Chiedo di inviarmela via e mail. E sentite questa…troppo bella da non crederci, mi mandano ultima bolletta di dicembre, quella che era stata già pagata. Faccio il banking on line e invio la bolletta (che dunque risulta pagata due volte) all’ufficio Intimazione (ad adempiere). Mi informano che il riallaccio avverrà tra le due e le 48 ore. Sollecito vista la presenza di anziani e bambini. Passano 98 ore, contate una ad una. E luce non fu. E arriviamo al 23 dicembre, al telefono sono sgarbati, mi sbattono la cornetta in faccia tre operatori. Alla fine una voce gentile scusandosi mi spiega dell’errore imputabile solo a loro. E per soli 22 euro di differenza (preciso errore della compagnia elettrica) non mi riallaccia la corrente. Oltre al danno anche la beffa.

La voce cortese mi spiega della nuova normativa in rispetto della privacy, cioè devo essere io a inviare un modulo. Cioè dovrei essere io a chiedere loro: vi prego avvertitemi prima di staccare il contatore. Altre compagnie optano invece per il contatore depotenziato, cioè lavatrice e frullatore non funzionano, la luce è fioca ma non staccata del tutto. Mi rivolgo adesso all’Ente Tutela dei Consumatori, non vi sempre pleonastico? Quale utente non vorrebbe essere allertato della chiusura contatore e non ritrovarsi al buio. Il riallaccio ha, ovviamente un costo, da addebitare sulla prossima bolletta.

Ad oggi la Sacra Famiglia (senza avere nulla della sacralità) è ancora avvolta dalle tenebre. 

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