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Domenica, 28 Aprile 2024
Napoli, quando eri la padrona del mondo...

Napoli, quando eri la padrona del mondo...

A cura di Januaria Piromallo

Grand Hotel The Palace, l’ultimo film di Roman Polanski ha un cast tutto napoletano

The Palace” è un affresco anarchico sulla riccanza, vizi e stravaganze

Era tecnicamente impossibile che Roman Polansky e il grande Jerzy Skolimowski (sceneggiatore) facessero un film brutto. E infatti "The Palace”, co prodotto dalla Rai, è un magnifico affresco anarchico sulla riccanza, vizi e stravaganze. Commedia/brillante/grottesca, ambientata a Gstaad, eremo ad alta quota frequentato dal jet set, “disarmato” davanti alle piu’ nere profezie del Capodanno del 2000. Protagonisti Fanny Ardant e Mickey Rourke… e my self.

Sono Alice e recito al fianco di Sidney Rome, un mito del Grande Cinema, entrambe inseguiamo il chirurgo di fama mondiale per un ritocco di bellezza last minute. Il siparietto è una via di mezzo tra Bunuel e Grand hotel Budapest.

Sul set un po’ di napoletani, a cominciare da Oliver Masucci, di origine irpina, di madre tedesca, (il direttore del Cinquestelle l’hotel Palace di Gstaad che ha dato il nome al film), Fortunato Cerlino ( il Concierge), la nobildonna Januaria Piromallo di Montebello. Lei . Mentre Tiare von Meister mia figlia fa la governante di chambre. Altri napoletani Gregorio Di Giacomo ( il bellyboy) e poi ci tutti gli altri, “invitati” al Gran Capodanno del 2000. L’avvocato Antonella Esposito Gagliardi dal set di Roman al triste set di Caivano (lei difende una delle madri delle due ragazze), Carmine Arnone. Divine dal set di The real house di Napoli Daniela Sabella e Adele Sparavigna, medico specialista in dermatologia e Marcus Schuwerk che ha recitato con Sorrentino.

foto di scena

Roman Polanski, una carriera zeppa di successi, Chinatown, Macbeth, Rosemary baby. Con “Il Pianista” nel 2002 ha vinto la Palma d’oro a Cannes e 3 Oscar, tra cui migliore regia, miglior attore protagonista e migliore sceneggiatura. Tra gli ultimi capolavori, campione d’incassi, L’Ufficiale e la Spia. Il suo esordio come regista avvenne a Los Angeles nel 1962 con il thriller “Il coltello nell’acqua”, che fu selezionato come miglior film straniero agli Oscar. La statuetta se l’aggiudico’ Fellini con Otto e mezzo, fu comunque per Roman una gran bella soddisfazione.

(Di Januaria Piromallo)

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