Chi pensava che, dopo il fermo di circa tre mesi delle scale mobili in via Morghen, per sottoporle a notevoli lavori di revisione e di manutenzione, fermo durato fino agli inizi del mese di giugno scorso, l'odissea per l'importante impianto di risalita fosse terminata, si sbagliava di grosso
Le aiuole, in particolare, sono per lo più diventate ricettacoli di rifiuti di ogni genere, oltre ad essere rinsecchite con qualche raro ciuffo d’erba. Inoltre le piante, in esse poste, dovrebbero essere innaffiate e potate con periodicità, mentre il manto avrebbe bisogno di cure periodiche
Chi pensava che, dopo il fermo di circa tre mesi delle scale mobili in via Morghen, per sottoporle a notevoli lavori di revisione e di manutenzione, fermo durato fino agli inizi del mese di giugno scorso, l'odissea per l'importante impianto di risalita fosse terminata, si sbagliava di grosso
Ma come è possibile che in piena estate e perfino nel giorno di ferragosto, col caldo canicolare che affligge i napoletani in questo periodo, con tante persone che boccheggiano per strada alla ricerca di un poco di frescura, la fruizione del parco della villa Floridiana, unico polmone di verde pubblico presente al Vomero, a disposizione di decine di migliaia di napoletani, venga ridotta di ben tre ore e mezza, dal momento che, al posto dell'orario estivo, con un avviso posto sul cancello d'ingresso della villa, è stato comunicato ai numerosi visitatori che dal 1° luglio l'orario è stato ridotto, con apertura alle 9:30 e chiusura alle 16:30?
Sicuramente è un fatto estremamente positivo l'arrivo dei 90 milioni di euro del CIS per gli interventi di recupero e di restauro che interessano il centro storico della Città. Ma, con l'occasione, vista la presenza a Napoli del ministro dei beni culturali, Alberto Bonisoli, sarebbe stato il caso di fare chiarezza su un'altra vicenda: quella dei fondi per il parco della villa Floridiana, parco le cui condizioni di degrado e d'abbandono sono state al centro, nei giorni scorsi, anche di un servizio mandato in onda dal telegiornale della seconda rete nazionale
Ma come è possibile che in piena estate, col caldo canicolare che affligge i napoletani in questo periodo, con tante persone che boccheggiano per strada alla ricerca di un poco di frescura, la fruizione del parco della villa Floridiana, unico polmone di verde pubblico presente al Vomero, a disposizione di decine di migliaia di napoletani, venga ridotta di ben tre ore e mezza, dal momento che, al posto dell'orario estivo, ancora peraltro presente sul sito ufficiale che indica l'apertura del parco dalle 8:30 alle 19:00, con un avviso posto sul cancello d'ingresso della villa, è stato comunicato ai numerosi visitatori che dal 1° luglio l'orario viene ridotto, con apertura alle 9:30 e chiusura alle 16:30?
Intorno alla metà del mese di febbraio scorso, fu annunciato, con grande enfasi, sugli organi d'informazione, che, finalmente, dopo lustri di abbandono, a seguito di una riunione svoltasi a Roma nella sede del Ministero per i beni e le attività culturali, tra il Ministro di quel dicastero e il Sindaco di Napoli, era stato stabilito un primo accordo che prevedeva lo stanziamento di due milioni di euro da impiegare per lavori di ristrutturazione al fine di garantire la riapertura di tutte le aree ancora interdette al pubblico nella villa Floridiana al Vomero. Ma, a distanza di quattro mesi da quell'annuncio, prendiamo atto che la situazione dell'importante polmone di verde pubblico a disposizione degli abitanti della collina è rimasta invariata, dal momento che restano chiuse al pubblico numerose aree, a seguito del paventato pericolo della caduta di alberi, né si ha alcuna notizia dell'arrivo dei fondi promessi per poter iniziare li lavori di messa in sicurezza e restituire l'intera villa alla collettività
Dopo l'episodio di domenica scorsa in via Cimarosa, al Vomero, quando all'improvviso pezzi di un grosso platano sono caduti sulla carreggiata, col rischio di causare l'ennesima tragedia con la possibile perdita di vite umane, sembra che sia in atto una vera e propria psicosi nei confronti delle alberature stradali, la quale, in questi giorni, ha già prodotto diversi abbattimenti tra le quali quelle di altri due alberi sempre in via Cimarosa in prossimità di quello caduto e di un altro platano in piazza Fuga, sempre al Vomero
Dopo il grave episodio di ieri, al Vomero, dove si è sfiorata l'ennesima tragedia per la caduta improvvisa di un albero in una delle strade più trafficate del quartiere, in via Cimarosa, nei pressi dell'ingresso della villa Floridiana fioccano le richieste di verifica per le alberature stradali presenti sul territorio del quartiere
Dopo il grave episodio di ieri, dove la caduta di un pesante pezzo d'intonaco, staccatosi dal cornicione di un palazzo in via Duomo, ha mietuto una vittima, oggi nel quartiere del Vomero, si è sfiorata l'ennesima tragedia per la caduta di un albero in una delle strade più trafficate del quartiere, in via Cimarosa, nei pressi dell'ingresso della villa Floridiana
“ La permanenza dei gravi problemi di traffico al Vomero, più volte evidenziati e che si accentuano nei fine settimana, vede tra le principali cause l’inciviltà di molti automobilisti che lasciano la loro autovettura ferma in seconda e anche in terza fila, in qualche caso addirittura parcheggiata pure dinanzi agli scivoli per i diversamente abili o sulle strisce pedonali
Ancora una volta è stato imbrattato il muro di cinta della villa Floridiana che affaccia su via Cimarosa. Tante le scritte e i disegni, che non hanno nulla di creativo ma rappresentano solo l'ostentazione di un'inaccettabile quanto deprecabile ignoranza delle regole per la tutela dei beni comuni. Il tutto, peraltro, dinanzi a un parco frequentato quotidianamente da centinaia di persone e che ospita il museo nazionale delle arti figurative, Duca di Martina, meta di numerosi turisti. E' auspicabile che in questo, come in altri casi simili, si provveda in immediato, dopo i rilievi del caso, a restituire il decoro al muro interessato, eliminando scritte e disegni
Con non poca meraviglia ho potuto constatare che l'area dove, fino a pochi mesi addietro, erano posizionate alcune giostrine per i tanti bambini che frequentano il parco, giostrine che all'inizio dell'anno in corso, benché l'area in questione fosse, insieme ad altre, interdetta con tanto di transenne, erano state vandalizzate e parzialmente distrutte da ignoti, non sono state ripristinate
In occasione della collocazione della lapide, avvenuta il 18 gennaio 2012, per celebrarne il centenario della nascita, si parlò diffusamente, anche sugli organi d'informazione, della realizzazione, nell'abitazione dei Murolo, di un museo che sarebbe dovuto diventare luogo di studio e di ricerca ma anche meta di un turismo amante della storia musicale di Napoli di sempre
Mentre si siglano le intese, si concretizza la reale disponibilità dei fondi, si mettono in moto i meccanismi per l'affidamento dell'appalto e successivamente si eseguono i relativi lavori, passeranno, ad essere ottimisti e alla luce dei precedenti, dei lunghi mesi se non anni. Intanto la bella stagione è alle porte
Osservando le condizioni nelle quali versano i parchi e le aree a verde comunali, e non da oggi, viene da domandarsi con quali risorse il Comune di Napoli potrebbe intervenire, visto che occorrono centinaia di migliaia di euro per risanare la villa Floridiana e riaprire tutte le aree inaccessibili, da tempo segnalate con inferriate e transenne. E con quale personale verrebbe poi attuata la vigilanza, la pulizia e la manutenzione ordinaria, la qual cosa comporterebbe costi di notevole entità, visto che occorrono almeno 18 persone divise su due turni, così come avveniva un tempo
L’idea dell'intitolazione delle scale attigue al palazzo, dopo Roberto Murolo ha sempre vissuto, mi è tornata in mente, mutuando quanto fatto al riguardo prima per Giancarlo Siani e, più di recente, per un altro grande artista, Massimo Troisi, al quale sono state intitolale le scale di via Mariconda
Dopo le numerose segnalazioni di furti avvenuti di recente alle ruote dalle autovetture parcheggiate lungo le strade, rubate nottetempo, episodi che negli ultimi tempi sono stati peraltro di frequente alla ribalta delle cronache cittadine - sottolinea Capodanno - adesso tocca alle assi delle panchine in ferro e legno, posizionate lungo la centralissima via Luca Giordano, nel tratto che va dall'incrocio con via Cimarosa fino a quello con via Aniello Falcone
Il Vomero, nei libri sulla storia del capoluogo partenopeo, viene sovente ricordato come la “Cinecittà di Napoli”, visto che, agli inizi del novecento, proprio nel quartiere collinare partenopeo si trovavano due stabilimenti di produzione cinematografica. La “Partenope film” fondata nel 1910 da Roberto Troncone in via Solimena e la “Lombardo Film” , rilevata da Gustavo Lombardo e da cui sarebbe poi nata la “Titanus”, in via Cimarosa 186
Rabbia e delusione tra le centinaia di utenti che stamattina, a partire dalle 11:30 si sono trovati, ancora una volta, dopo le vicende alla ribalta delle cronache dei giorni scorsi sui fermi degli impianti a fune nel capoluogo partenopeo, dinanzi ai cancelli sbarrati della funicolare di Chiaia che nei giorni feriali trasporta circa 15mila passeggeri
Di recente, si è parlato di un progetto per la messa in sicurezza di una cinquantina di alberature che dovrebbe essere finanziato dal Ministero dei beni culturali con una somma di appena 36mila euro, senza però precisare i tempi per la realizzazione dei relativi lavori e, di conseguenza, per la riapertura ai visitatori delle numerose aree attualmente interdette, la qual cosa, considerando i tempi burocratici necessari, anche per la scelta della ditta che dovrà intervenire, lascia supporre che tale riapertura non potrebbe avvenire in tempi rapidi e, comunque, entro la fine del corrente anno
Disagi e caos nella mattinata al Vomero per lo sciopero odierno nel trasporto pubblico che ha creato notevoli difficoltà nei collegamenti del quartiere Vomero con il resto della città, nelle orari non garantiti dai servizi minimi
Anche oggi, per giunta di domenica, si sono fermate, tornando di nuovo "immobili". E' dal 2002, da quando cioè furono inaugurate, che portiamo avanti anni delle vere e proprie battaglie per comprendere i motivi per i quali le tre scale mobili del sistema intermodale di collegamento tra le funicolari e il metrò collinare al Vomero funzionano a singhiozzo
Uno degli ultimi esercizi commerciali che, in questi giorni, presenta le vetrine vuote e le luci spente, dopo diversi lustri di attività, dal momento che era stato inaugurato agli inizi degli anni '80, si trova nell’isola pedonale di via Scarlatti, cuore pulsante del quartiere collinare, notoriamente una delle strade più appetibili, dal punto di vista commerciale, del capoluogo partenopeo. In questo caso, però, la chiusura del negozio di ottica "dieci decimi" è coincisa con il trasferimento della ditta dai locali posti al civico 84/E di via Scarlatti, a pochi passi da piazza Vanvitelli, a quelli in via Cimarosa 81A, nei pressi dell'ingresso della villa Floridiana