“ Disagi e caos nella mattinata al Vomero per lo sciopero odierno nel trasporto pubblico che ha creato notevoli difficoltà nei collegamenti  del quartiere Vomero con il resto della città, nelle orari non garantiti dai servizi minimi. Per fortuna hanno funzionato le tre funicolari, Centrale, di Chiaia e di Montesanto, sulle quali lo sciopero ha avuto comunque delle ripercussioni, con la chiusura di alcune stazioni intermedie. In particolare la funicolare di Chiaia ha effettuato solo corse dirette. Chiusi invece gli accessi alla linea 1 della metropolitana. Nel pomeriggio, stando a quanto comunicato dall'azienda, a quella della linea 1 della metropolitana si è aggiunta la chiusura anche della funicolare di Montesanto, ad eccezione della fascia di garanzia serale ".

            " Dallo sciopero non sono rimaste esenti neppure le scale mobili di collegamento tra le funicolari e la stazione della metropolitana in piazza Vanvitelli, anch'esse chiuse - puntualizza Capodanno - . Tante le persone anziane, che si sono recate, come ogni giorno, al supermercato a fare la spesa o all’ufficio postale o impegnate in altre commissioni, che si sono dovute arrampicare, arrancando lungo le scale in piperno visto che gli impianti di risalita erano chiusi. Vero è che la gestione è di Metronapoli ma, visto che le funicolari funzionavano, si poteva evitare di coinvolgere nello sciopero anche l’uso di questo servizio gratuito, di grande utilità sociale “.

            “ Che dire poi del caos generato dal traffico – afferma Capodanno -. Bisognava prevedere, proprio in virtù dello sciopero, un potenziamento della presenza dei vigili urbani. Invece di vigili se ne sono visti davvero pochi e quindi il quartiere è andato in tilt, specialmente all’uscita dei ragazzi dalle scuole, visto che i genitori, in molti casi, sono dovuti accorrere in loro soccorso con le proprie autovetture per riportarli a casa “.

            “ Una giornata da dimenticare – conclude Capodanno – e non solo per lo sciopero ma per la palese ennesima dimostrazione della disorganizzazione che regna negli uffici che dovrebbero assicurare la riduzione del disagio quanto si tratta del mancato funzionamento di un servizio pubblico essenziale, come appunto il trasporto “.