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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica Stella / Rione Sanità

Fondazione Rione Sanità: "Da Rosy Bindi frasi superficiali"

Il napoletano d'adozione Claudio Nardi, presidente della fondazione che dal 2006 si batte per la riqualificazione del quartiere, commenta così le parole della presidente Commissione antimafia

Il presidente della Fondazione Rione Sanità Claudio Nardi è oggi intervenuto sulle affermazioni della presidente della Commissione antimafia che negli ultimi giorni hanno tenuto banco. “Rosy Bindi prima di parlare dovrebbe frequentare un po' di più Napoli, a partire dal rione Sanità”, ha spiegato.

“L'affermazione che la camorra sarebbe nel dna dei napoletani lascia allibiti, senza parole (in realtà la Bindi ha usato il termine “dato costitutivo della città”, ndR). È una frase alla Salvini, di una superficialità e di una leggerezza che non ci si aspetterebbe da una donna, da una politica e ancor di più da un personaggio di tali responsabilità”. “I casi di cui parla la Bindi – sottolinea ancora l'ingegnere Nardi a proposito del Rione Sanità – sono rarissimi, la maggior parte delle famiglie che conosciamo sul territorio in cui lavoriamo è rappresentato da donne e uomini onesti, i cui figli andrebbero semplicemente incoraggiati, seguiti, curati di più”.

La zona in cui agisce la Fondazione Rione Sanità vede “lo Stato, in tutte le sue manifestazioni, assente – denuncia ancora Nardi – ascoltiamo grandi proclami da parte delle istituzioni e della politica, cui però non seguono i fatti. In questo senso la Bindi ne è una degna rappresentante. In questa zona della città si è deciso di non investire. Con l'alibi che non ci sono soldi, nessuno fa niente”.

Di origini leccesi, Nardi vive da anni a Napoli e vive la Sanità in particolare “con grande intensità”. La fondazione che presiede è stata costituita nel 2006, e si ispira al modello anglosassone della fondazione di comunità, cioè vuole attrarre risorse coinvolgendo cittadini, istituzioni, associazioni, operatori economici, con l'obiettivo di investirle in progetti di carattere sociale. Nel rione Sanità, di recente al centro dei tragici fatti che hanno visto la morte per mano della camorra di un 17enne, la fondazione contribuisce allo sviluppo dell'Istituto Ozanam, dove ha attivato due sezioni di asilo nido, quattro di scuola materna e cinque classi elementari.

Tutto questo mentre “lo Stato ci mortifica dandoci un contributo di appena 20, 30mila euro all'anno – spiega Nardi – nonostante gli consentiamo un risparmio complessivo di circa 1 milione e mezzo di euro, considerando che seguiamo circa 250 alunni e che ognuno di loro costerebbe al pubblico 6mila euro all'anno”. “Basterebbe veramente poco per tirar fuori da questi futuri cittadini napoletani il loro talento, le loro capacità, e per aiutarli ad avere una speranza – conclude – Questo sì che sarebbe un bel modo di incidere sulle nuove generazioni nel modo giusto”.

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