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Martedì, 30 Aprile 2024

Ucciso a 22 anni dal suo clan: in manette i tre presunti killer di Antonio Natale | VIDEO

Va avanti l'inchiesta sull'omicidio del ragazzo del Parco Verde, assassinato il 4 ottobre del 2021

I carabinieri del Nucleo investigativo del fruppo di Castello di Cisterna hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti tre persone. Si tratta dei presunti autori dell'omicidio di Antonio Natale, avvenuto il 4 ottobre 2021 a Caivano.

L'accusa per loro è omicidio, detenzione e porto di arma da sparo, questi aggravati dal metodo mafioso. Quel giorno di due anni fa gli indagati - secondo la Procura - avrebbero esploso tre colpi di pistola contro l'uomo, ferendolo senza scampo alla testa e al torace. 
Il cadavere di Natale sarebbe stato rinvenuto dopo due settimane in un fondo agricolo, il 18 ottobre 2021.

Il movente dell'assassinio era punire la vittima per il fatto che avesse sottratto armi, droga e denaro al gruppo criminale Bervicato, per conto del quale spacciava stupefacenti.

Una quarta persona era stata arrestata lo scorso aprile.

In manette oggi sono finiti Gennaro Pacilio di 56 anni, Bruno Avventurato di 48 anni, Emanuele D'Agostino di 26 anni; i primi due di Acerra, il terzo di Napoli.

La scomparsa, poi il ritrovamento del corpo 

Antonio Natale, 22enne del Parco Verde di Caivano, nell'ottobre di due anni fa d'improvviso non diede più sue notizie alla famiglia. Per lui si era mobilitato l'intero quartiere: appelli, una fiaccolata dopo la sua scomparsa. Ma il sospetto che fosse stato assassinato era forte, al punto che la stessa madre aveva chiesto i killer almeno le restituissero il corpo.

Ed il cadavere, in avanzato stato di composizione, venne in effetti ritrovato nei pressi di un campo rom non autorizzato di Casola, a ridosso dei Regi Lagni. Antonio era stato ucciso lo stesso giorno della scomparsa, il 4 ottobre. Quel giorno il ragazzo disse che andava a Napoli per comprare abbigliamento. Il giorno dopo la mamma ne denunciò la scomparsa. "La camorra mi ridia mio figlio, vivo o morto che sia. Ho denunciato tutto e tutti. Si sappia ho fatto anche i nomi", sono state poi le parole della donna.

La sensazione è stata immediatamente di un clima di generale omertà intorno alla vicenda. Antonio era uscito con un amico quel giorno, i due sono stati ripresi dalle telecamere di sorveglianza di Gucci, a Napoli. La madre ha sentito il ragazzo per l'ultima volta alle 19, era ancora con l'amico. Con loro due c'erano anche un zio e un cugino di ques'ultimo.

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