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Lunedì, 29 Aprile 2024
Salute

Tetano: la vaccinazione fatta da bambini protegge anche quando si diventa adulti?

Causato dal batterio Clostridium tetani, è estremamente pericoloso e spesso letale

Il tetano è una malattia infettiva acuta NON contagiosa. A provocarlo è un batterio, il Clostridium tetani che produce una tossina neurotossica detta tetanospasmina. La tetanospasmina è molto potente, tanto che 7 milionesimi di milligrammo sono letali per gli esseri umani.

Come si prende il tetano

Presente in natura in forma "dormiente" o sotto forma di spore che sopravvivono nell'ambiente per anni, il batterio si trova normalmente nelle feci, sia umane che animali.

Nell'organismo penetra attraverso piccole ferite e la tossina attraverso il sangue e il sistema linfatico raggiunge il sistema nervoso centrale, dove interferisce con i neurotrasmettitori che regolano la muscolatura, causando contrazioni e spasmi diffusi.

Incubazione

Il periodo di incubazione va da un minimo di 3 a un massimo di 21 giorni. Minore è il periodo di incubazione, più grave è il decorso clinico.

I sintomi

I sintomi sono costituiti da contrazioni muscolari che normalmente iniziano dalla testa, con il trisma, ovvero la contrattura del muscolo massetere, che dà al volto del paziente un aspetto caratteristico chiamato "riso sardonico".

Seguono rigidità del collo, difficoltà di deglutizione, rigidità dei muscoli addominali, anche associati a febbre, sudorazione, tachicardia. Il paziente rimane conscio e gli spasmi muscolari, provocati da stimoli anche minimi, causano dolore.

Non esistono test di laboratorio per confermare la diagnosi, che dunque è clinica. La malattia non è contagiosa, quindi l’isolamento nel paziente non è necessario.

Cura

La somministrazione di immunoglobuline umane antitetaniche - TIG e l’accurata pulizia della ferita infetta, con rimozione dell’eventuale tessuto necrotico, l’uso di disinfettanti ad azione ossidante (come l’acqua ossigenata) e la somministrazione di antibiotici (penicillina) sono importanti per prevenire che la tossina si fissi alle cellule nervose e/o il germe ne produca ancora.

Le TIG non incidono però sull’azione neurotossica della tossina che ha già raggiunto le terminazioni nervose: la terapia degli spasmi tetanici è quindi essenzialmente sintomatica, e si avvale di sedativi o anestetici generali, neuroplegici, farmaci curaro-simili.

Attenzione: la malattia NON conferisce immunità, perciò i pazienti che hanno avuto il tetano devono iniziare o continuare il ciclo vaccinale non appena le condizioni cliniche lo consentano.

La vaccinazione contro il tetano in Italia è obbligatoria dal 1938 per i militari, dal 1963 per i bambini e per alcune categorie professionali considerate più a rischio come lavoratori agricoli e allevatori di bestiame.

Il calendario vaccinale vigente prevede la somministrazione di tre dosi al terzo, quinto e dodicesimo mese di età, seguite da un primo richiamo (associato con le componenti contro la difterite e la pertosse - Dtap) nel sesto anno di vita e un secondo a 14 anni (associato a componenti contro difterite e pertosse - Tdap).

Il vaccino, costituito dalla tossina tetanica trattata in modo da perdere la sua tossicità e mantenenere però la capacità di stimolare la produzione di anticorpi protettivi. La durata della protezione nel tempo è di almeno 10 anni trascorsi i quali per garantirsi dal rischio di contrarre il tetano è necessario eseguire il richiamo.

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