I 6 segnali che dicono se stai invecchiando

Secondo l'Organizzazione mondiale della Sanità si entra nella terza età a 65 anni, aa fino a 75 anni si è "giovani anziani". Anziani tout court lo si diventa a 76 anni e si resta fino agli 84 anni per poi passare a "grandi vecchi" tra gli 85 e i 99 anni. Questo, chiaramente, per quanto riguarda le convenzioni.  L'invecchiamento è però un procedimento inevitabile di decadimento - cioè di perdita di capacità - fisico e cognitivo che non sempre dipende dall'età. Se Joan MacDonald, di Cobourg (Canada), è diventata una star del fitness su Instagram a 71 anni compiuti, con centinaia di migliaia di followers e una vita dinamica, brillante e molto attiva, può capitare di pensare di stare irrimediabilmente diventando vecchi anche a meno della metà degli anni di Joan: è un avvertimento molto serio dell'inconscio.  

Come capire se si sta invecchiando

Per capire se si sta davvero invecchiando ci sono dei segnali cui prestare attenzione. Ecco di cosa si tratta:

1. vita sociale: un progressivo auto-isolamento, con vita sociale limitata, poche frequentazioni e rare uscite è il primo campanello d'allarme. Per restare attivi e vitali c'è infatti bisogno di stimoli, interazioni e legami. Tanto che da qualche anno negli Stati Uniti la solitudine viene considerata "crisi di salute pubblica". Questo perché gli esperti hanno notato che l’isolamento va spesso di pari passo con l'insorgenza di diabete, depressione e anche decadimento cognitivo. Chi incontra amici, parla, esce, insomma resta giovane più a lungo. Sia nell'anima che nel corpo.
2. sport e movimento: se si preferisce restare seduti davanti al pc, o sul divano per maratone di serie tv o a letto con gli occhi sul telefonino rinunciando a palestra, camminata sportiva, nuoto, bici o semplicemente a una passeggiata, è il caso di fermarsi a riflettere. Ci sono certamente momenti in cui si è più stanchi, ad esempio dopo una malattia o in caso di superlavoro o forte stress, ma se non si prova interesse nella cura del proprio corpo, significa che siamo già con un piede nella vecchiaia. Anche perché se non si fa movimento il corpo finisce per "arrugginirsi" e "scricchiolare".
3. dieta: mangiare cibo spazzatura e farsi prendere dalle tentazioni significa che si sta perdendo la forza di lottare per mantenersi in salute. La dieta è fondamentale per allungare la vita e conservare nel tempo un organismo performante, capace di resistere a malattie e terapie. 5 portate di verdura, 2 di frutta, pochissimi zuccheri e grassi, ovvero la dieta mediterranea è un buon antidoto.
4. scopo: diversi studi clinici attestano che vive più a lungo chi ha uno scopo nella vita. Essere impegnati in qualcosa che si reputa importante, significativo, di valore, riduce i livelli di stress e produce endorfine riducendo infiammazioni e disturbi. Se non si trova  niente che dà una spinta è il caso di preoccuparsi seriamente e magari chiedere aiuto ad un esperto.
5. sonno: alcuni studi collegano la durata del sonno con alcune forme di demenza precoce. Dormire è fondamentale per consentire all'organismo e al cervello di recuperare e dunque di mantenersi giovani e in forma. Il rimedio c'è e consiste in poche regole come non assumere caffeina, cibi pesanti e alcol nel pomeriggio,  cambiare aria alla camera da letto prima di andare a dormire assicurandosi che non entrino luci e rumori.
6. memoria e logica: il decadimento cognitivo, quando non dipende da patologie, è una conseguenza della mancanza di allenamento. Il cervello, insomma, per non perderlo bisogna allenarlo: The Journals of Gerontology ha pubblicato uno studio che attesta che sono sufficienti da 3 a 5 lezioni al mese di una lingua straniera o musica per 3 mesi per far tornare più giovane di 20 / 30 anni il cervello. E al tempo stesso studiare qualcosa che piace dà uno scopo, spinge ad uscire di casa, tiene lontani da tv e devices e anche dalle tentazioni del cibo spazzatura.