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Salute

I chirurghi pediatrici della Federico II fanno scuola: invitati a Parigi per insegnare le loro tecniche

Già riconosciuta Centro di Riferimento Nazionale di Chirurgia Laparoscopica e Mini-invasiva Pediatrica, la UOC della Federico II invitata al Necker di Parigi per insegnare le sue tecniche

Ogni anno, presso la UOC di Chirurgia Pediatrica della Federico II vengono operati oltre 1500 pazienti di cui moltissimi
utilizzando avanzate tecniche laparoscopiche, endourologiche e laser-assistite che garantiscono minore invasività e un più rapido recupero post-operatorio. Qui, tra l'altro, è operativo il nuovo sistema robotico Davinci, che consente di effettuare interventi chirurgici, in particolare nei piccoli pazienti con malformazioni del rene e delle vie urinarie, con una maggiore precisione rispetto alla tecnica open.

Già nominata Centro di Riferimento Nazionale di Chirurgia Laparoscopica e Mini-invasiva Pediatrica, in questi giorni la Chirurgia Pediatrica del Policlinico napoletano è stata invitata a Parigi all’Ospedale Necker Enfants Malades per esportare un'innovativa tecnica laparoscopica mini-invasiva messa a punto dal  Prof. Ciro Esposito, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Pediatrica del Policlinico Federico II.  Si tratta di un evento dall' importante valenza simbolica per la nostra città: abituata a guardare sempre all'estero e soprattutto alla Francia in termini di alta specializzazione per la medicina e la chirurgia, Napoli infatti vede sempre più riconoscere - ufficialmente - ai suoi chirurghi, ai suoi medici e alla sua ricerca qualità e caratteristiche d'eccellenza uniche al mondo.

Il prof. Ciro Esposito, è partito così per Parigi, invitato nel più importante centro pediatrico francese, l'Ospedale Necker Enfants Malades, per operare 3 bimbi affetti da una rara patologia della regione sacro-coccigea: la fistola pilo-nidale. La sua tecnica endoscopica specifica per l'età pediatrica, messa a punto nel 2016,  è chiamata PEPSIT: “La fistola pilonidale - spiega il prof. Esposito - è una patologia infiammatoria cronica della regione sacrococcigea che colpisce ragazzi e ragazze in età prepubere. La tecnica chirurgica open utilizzata per correggere questa patologia è molto dolorosa e richiede una lunga degenza oltre a presentare un tasso di recidive molto alto, tra il 20 ed il 40%, che richiedono ripetute terapie antibiotiche e un disagio continuo per il paziente”.
La nuova tecnica endoscopica messa a punto dal prof. Esposito consente invece di trattare la fistola dall'interno, senza effettuare incisioni, in regime di Day Surgery, ed ha una percentuale di successo superiore al 95%. La PEPSIT inoltre non lascia vistose cicatrici, consente un postoperatorio senza dolore ed una rapida ripresa delle attività da parte del paziente.

“Grazie alle eccellenze assistenziali della Chirurgia Pediatrica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II e alla disponibilità di sale operatorie altamente tecnologiche, stiamo progressivamente invertendo il flusso della migrazione sanitaria dei pazienti pediatrici, le cui famiglie spesso si rivolgono a strutture sanitarie di Roma o del Nord Italia, con tutti i disagi che queste scelte comportano. Oggi, considerando che la nostra chirurgia pediatrica è riconosciuta come una realtà
all’avanguardia in Europa, in particolare per le tecniche mini-invasive, pazienti da molte regioni italiane preferiscono rivolgersi al Policlinico Federico II di Napoli, per essere accolti ed operati”, sottolinea il Direttore Generale dell’AOU Federico II Anna Iervolino.

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