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Sabato, 27 Aprile 2024
Cura della persona

I dermatologi D'Andrea, padre e figlia, e acne, pustole e comedoni

Docente universitario l'uno e dirigente medico l'altra, su un problema cronico per oltre l'85% degli adolescenti

Il padre, Francesco D'Andrea, è ordinario di Chirurgia Plastica della Federico II di Napoli oltre che direttore di sede aggregata della Scuola di Specializzazione di Chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica; direttore del Master universitario di II livello di Medicina Estetica; direttore del Reparto di Chirurgia plastica e anche visiting professor di Chirurgia presso l’Università Internazionale della Catalogna, a Barcellona, in Spagna, con un'intensa attività scientifica e un'infinità di prestigiose pubblicazioni.

La figlia, Mirella D'Andrea, è - tra l'altro - dirigente medico dell’Unità operativa clinica di Oncologia/Melanoma dell’Istituto Nazionale Tumori “Pascale” di Napoli ed ha un'elevata specializzazione in dermatologia estetico-correttiva e dermoscopia. Assieme fanno un team d'eccezione. Ecco cosa dicono sull'acne, tra i problemi più diffusi durante il periodo adolescenziale, tanto da colpire circa l'85% dei ragazzi.

Acne patologia multifattoriale

“L'Acne è una patologia multifattoriale – sottolinea la dott. Mirella D’Andrea - caratterizzata dalla formazione di comedoni (i cosiddetti punti neri), papule, pustole, noduli, e/o cisti che si formano in seguito all'ostruzione e all'infiammazione delle unità pilosebacee. Si sviluppa prevalentemente sul viso e sulla parte superiore del tronco, colpendo il più delle volte gli adolescenti ma talvolta anche in età più avanzata (late onset acne). La diagnosi si fonda sull'esame obiettivo e il trattamento si basa sulla gravità. A disposizione oggi abbiamo vari agenti topici e sistemici, diretti a ridurre l’infiammazione e a normalizzare il processo di cheratinizzazione e la produzione di sebo“.

Strategie di difesa e attacco

Per ottenere i migliori risultati, e scongiurare o ridurre il rischio di inestetismi cicatriziali, il consiglio è - chiaramente - di evitare il fai da te per quanto riguarda i prodotti da banco e soprattutto i rimedi casalinghi, che spesso finiscono per peggiorare la situazione.

La cura dell’acne, dunque, deve essere sempre prescritta da medici professionisti.

“E’ importante ricordare - dice il Prof. Francesco D’Andrea - che l’acne, una volta risolta la fase acuta, può lasciare esiti cicatriziali più o meno evidenti, specialmente al volto, che creano disagio psicologico. Anche su questi aspetti possiamo intervenire, in collaborazione con il dermatologo, con protocolli personalizzati che fondano sulla medicina estetica avanzata e utilizzano le più moderne tecnologie“.

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