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La Consulta boccia un articolo dello Sblocca Italia: Bagnoli spera

Il pronunciamento riguarda quanto stabilito dal decreto a proposito della linea ferroviaria Napoli-Bari. Accolto un ricorso, della Regione Puglia, che ricalca quello presentato dal Comune di Napoli al Tar a proposito del quartiere flegreo

La Consulta ha bocciato parte del decreto Sblocca Italia. Secondo i giudici, erano infatti fondati i rilievi di incostituzionalità mossi dalla Regione Puglia a proposito di quanto stabilito per i lavori ferroviari lungo la tratta Napoli-Bari. Si tratta di un precedente che potrebbe avere anche altri effetti: fermare il commissariamento della bonifica di Bagnoli, stabilito attraverso l'articolo 33 del decreto in merito al quale sarà invece il Tar a doversi esprimere.

A proposito dell'articolo bocciato, l'approvazione di progetti e l'esame dei contratti di programma sarebbe dovuto avvenire – questo il parere dei giudici costituzionali – coinvolgendo le Regioni interessate, cosa invece trascurata dal decreto.

I comitati civici di Bagnoli, al fianco del Comune contro un provvedimento che ha affidato ad un commissario esterno pieni poteri a proposito di un'ampia area cittadina, sperano. I rilievi mossi a proposito dell'articolo 33 sono molto simili a quelli del ricorso vincente presentato dalla Regione Puglia.

A proposito del commissariamento, ieri è stato presentato un ulteriore ricorso al Tar, questo da parte della curatela fallimentare della Stu Bagnolifutura: secondo i ricorrenti, lo Sblocca Italia non tutela gli interessi deí creditori della società fallita.

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