Notte di festa in tutta la città, il Napoli si risveglia campione
Vittoria in Coppa Italia ai rigori contro la Juventus di Sarri. Festeggiamenti e fuochi d'artificio in tutta Napoli e provincia
Si sentiva proprio il bisogno di una vittoria così, in una Napoli assopita dopo l'emergenza Coronavirus. La vittoria in Coppa Italia, per giunta contro gli acerrimi nemici juventini e contro l'ex tanto amato e poi odiato Sarri, è stata festeggiata in tutta Napoli e provincia con scene di giubilo che hanno ricordato la vittoria degli Scudetti del Napoli di Maradona. Essere tornati alla vittoria in una stagione difficile, con scarsi risultati in campionato (esonero di Ancelotti) e con scontri durissimi tra società e giocatori sulla questione ritiro prima e multe poi, ha un sapore ancora più dolce per i tifosi. Ed averlo fatto con alla guida una persona perbene e un grande allenatore, non solo motivatore, ma tattico sopraffino e uomo coraggioso, in campo e fuori, come Gennaro Gattuso, che ha di recente perso la sorella, acquista un valore ancora più alto.
Festeggiamenti in tutta la città
Al triplice fischio finale dell'arbitro si è scatenata la festa. Fuochi d'artificio e caroselli in ogni angolo della città a celebrare il trionfo in Coppa Italia e in migliaia si sono riversati nelle piazze della città. Scene di giubilo a piazza Trieste e Trento con la ormai tradizionale invasione della fontana del Carciofo. Festa grande anche al Vomero. Dimenticati per una notte gli assembramenti, i tifosi hanno pacificamente invaso anche piazza Garibaldi, invano però, visto che per ragioni di ordine pubblico il treno proveniente da Roma con la squadra si è fermato nella stazione di Afragola. Cori e applausi quando è scesa la squadra dal treno. I più fragorosi per Ringhio Gattuso, l'ultimo a scendere. Critiche da Ranieri Guerra, direttore aggiunto dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che ha definito "Sciagurati" i tifosi per gli assembramenti in strada di ieri notte.
I festeggiamenti, tifosi in strada
La partita
La Juve parte subito pressando forte a centrocampo, così da tenere il pallino del gioco. Il Napoli però resta stretto in un fazzoletto di campo e impedisce agli avversari di rendersi troppo pericolosi. Al 6' Callejon sbaglia un retropassaggio servendo di fatto Dybala, che passa a Ronaldo. Il forte tiro del portoghese però è parato da Meret. A 14' Mario Rui penetra nell'area di rigore juventina dalla destra, si sbraccia con Douglas Costa e cade. Per Doveri non c'è nulla. Passa un minuto e Alex Sandro fa fallo su Callejon senza che per lui scatti il giallo.
Al 24' nonostante la pressione bianconera è il Napoli ad avere la prima vera occasione da gol della partita. Una bella punizione di Insigne da fuori area – guadagnata da Zielinski – si stampa contro il palo alla destra di Buffon. Al 28' nuovo fallo duro di Sandro, stavolta su Fabian, di nuovo graziato dal direttore di gara. Juventus pericolosa al 39' con Dybala che lancia Cristiano a tu per tu con Meret, il quale esce e anticipa d'un soffio il portoghese. Due minuti e al 41' il Napoli ha una seconda occasione d'oro, con Demme che riesce a ritrovarsi a tu per tu con Buffon: il portiere bianconero riesce nel miracolo e la sua porta resta inviolata. Il primo tempo finisce con Dybala che prova a procurarsi un rigore cadendo nell'area di rigore partenopea, ma inutilmente. Zero a zero e tutti negli spogliatoi.
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La ripresa
Il secondo tempo inizia con un Napoli decisamente più aggressivo e in palla. Al 5' c'è il primo ammonito del match, Bonucci per aver cinturato Fabian. È proprio lo spagnolo a rendersi pericoloso al 16', liberato da un'azione corale in attacco per un tiro che esce di poco a lato. Dopo un paio di conclusioni velleitarie della Juventus inizia il walzer delle sostituzioni. Al 21' esce Douglas Costa e entra Danilo, un minuto dopo Milik e Politano subentrano a Mertens e Callejon. Proprio l'ex interista dopo pochi secondi si rende pericoloso con un tiro a giro da fuori che Buffon blocca. Al 28' Milik ha un'occasione d'oro, forse tra le più nitide: libero da marcatura, tira di destro di prima dal centro dell'area di rigore ma è alto. Al 29' esce Pjanic – graziato da Doveri per un fallo neanche fischiato su Zielinski – ed entra Bernardeschi. Pochi minuti dopo viene invece ammonito un nervoso Mario Rui, che alla fine viene sostituito da Hysaj al 35' con Allan al posto di Fabian Ruiz. Di nuovo pericoloso Politano, con un bel tiro che Buffon riesce a parare. Al 39' ancora un cambio nella Juventus, con Ramsey che sostuisce Quadrado. Al 42' ultima sostituzione negli azzurri con Elmas al posto di Zielinski. I minuti di recupero sono 3 e il Napoli è in attacco. Al 92' il Napoli ha l'occasione più chiara della partita con un calcio d'angolo dalla sinistra: Maksimovic trova il miracolo di Buffon, poi sulla ribattuta Elmas prende il palo. La partita finisce così e – in virtù delle regole conseguenza del lungo stop Covid – si va direttamente ai rigori.
I rigori
I rigori iniziano con la Juventus. Dybala contro Meret: forte e angolato ma il portiere del Napoli para. Insigne invece fa gol, spiazzando nettamente Buffon. Tocca a Danilo, e sbaglia anche lui tirando dopo una brevissima rincorsa altissimo. Per il Napoli è il turno di Politano che fa gol alla sinistra di Buffon che pure intuisce. Il primo rigore della Juventus lo segna il capitano, Bonucci, spiazzando Meret con un tiro forte. Segna però anche Maksimovic con una bordata imparabile. Tre rigori tirati a testa, Napoli 3-Juventus 1. Tocca a Ramsey, che spiazza Meret e fa gol con un tiro preciso ma non forte. Milik ha sul piede il rigore della vittoria. Fa gol e il Napoli vince la sua sesta Coppa Italia.