De Laurentiis: "In 18 mesi potrei fare un nuovo stadio, ma il San Paolo è la storia"
Il patron azzurro, a margine di un evento all'Unione Industriali di Napoli, ha parlato della questione stadio
"Il San Paolo ha un grosso problema, così come ce l'ha la città. Certo è che non è lo stadio che vorrei io. Io ci metto poco ad andare altrove, comprare dei terreni e costruire un nuovo impianto in 18 mesi. Poi penso, però, che lo stadio San Paolo è la storia del Napoli, quello in cui ha giocato Maradona". Così Aurelio De Laurentiis, a margine dell'evento della Fondazione Pro "Andro Day" presso l'Unione Industriali di Napoli, ha parlato della questione stadio.
"Vedo una Regione molto attiva rispetto ai suoi predecessori. Finito questo incontro andrò al San Paolo per parlare della questione seggiolini, affinchè non si cambino durante il periodo di attività agonistica. Il Psg paga il Parco dei Principi 1 milione di euro l'anno, producendo un fatturato di 100 milioni a stagione grazie a quell'impianto. Noi siamo sui 17/18 milioni annui, perchè non possiamo fare altre attività, come ad esempio costruire e vendere dei box ad aziende e società. Io non vado più al San Paolo perchè la partita si vede male, non perché sono in polemica col Comune", ha aggiunto il presidente del Napoli.
DE LAURENTIIS: "PENSO AD UN NAPOLI LAB A DISPOSIZIONE DELLA CITTA'"
"Dal 1990 il Comune ha fatto poco per il San Paolo, che ha una sovrastruttura brutta esteticamente, ma anche pericolante. Perché il Comune mi chiede 1,8 milioni l'anno per il San Paolo? Perchè non ho firmato la convenzione? Ormai questa è una diatriba diventata urticante. Non si è mai trovato un modo per risolvere la questione con una stretta di mano. Tra l'altro è diventato anche difficile pensare come alimentare uno stadio sette giorni su sette, visto che con Amazon anche i centri commerciali sono finiti", ha concluso De Laurentiis.
