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Lunedì, 29 Aprile 2024

Servillo: “A Napoli non ci sono barriere tra attori comici e drammatici. Con questo film abbattiamo gli steccati”

Video intervista al grande attore che con il regista Roberto Andò parla de La Stranezza in cui è coprotagonista con Ficarra e Picone. Questa sera saluteranno il pubblico nei cinema napoletani

“In un anno e mezzo, non avrei mai immaginato di fare due film sul teatro con due registi a me cari che, come me, sono uomini di teatro dopo 40 anni di militanza sul palcoscenico. Qui rido io e La stranezza sono due film diversi tra loro che vanno ben oltre l’omaggio al mondo teatrale. Parlano della gioia della vita, la celebrano in tutti i suoi aspetti” dichiara Toni Servillo durante la conferenza stampa napoletana de La Stranezza film di Roberto Andò presentato alla Festa del Cinema di Roma in cui è protagonista insieme a Salvo Ficarra e Valentino Picone.

Mai titolo è stato più appropriato e che fa da parola chiave su vari aspetti che saltano agli occhi: stranezza è quella produttiva che vede in sinergia Rai Cinema e Medusa, due aziende concorrenti; stranezza è il cast che mette insieme, perché, non avremmo mai immaginato di vedere recitare Ficcarra, Picone e Servillo in un film in cui dramma e commedia oscillano così come realtà e finzione. Un'avventura stimolante e originale per raccontare la genesi del capolavoro di Luigi Pirandello, Sei personaggi in cerca d’autore.

“Non c'è bisogno di spiegare a Napoli la stranezza del cast dove non c'è un attore di commedia che non sia anche un grande attore drammatico. Con questo film, sono felice di aver contribuito ad abbattere lo steccato tra attori di commedia e drammatici” afferma Servillo che interpreta Luigi Pirandello ha subito aderito al progetto perché sottrae Pirandello dalla sua monumentalità: ci sono sì la sua inquietudine, la sua fragilità e la sua genialità ma è raccontato un Pirandello simpatico, in ascolto verso il mondo popolare, quindi, diversa dalla solita immagine cervellotica e intellettuale. Nel film è un uomo che anche attraverso il ritorno alle sue origini e alla sua lingua, elementi che contribuiscono a delineare il testo considerato un caposaldo della rivoluzione teatrale.

Una nuova interpretazione prodigiosa di Toni Servillo nell’attesa di vederlo nella miniserie di Marco Bellocchio Esterno notte in onda a novembre su Rai1 e in Il Ritorno di Casanova di Gabriele Salvatores.

Quando il cinema racconta il teatro

La Stranezza è una fantasia sull’atto creativo, sull’ispirazione. Un viaggio sospeso tra la vita reale del grande scrittore agrigentino e l’invenzione fantastica. Al centro c’è il rapporto tra Pirandello e i suoi personaggi, snodo fondamentale per capire cosa significa persona e cosa significa personaggio nell’opera pirandelliana.

Roberto Andò, viene dal teatro (lui è attualmente anche direttore del nostro Stabile Teatro di Napoli-Teatro Nazionale dove fino a domenica sarà anche come regista di Ferito a Morte di Raffaele La Capria). Lo conosce come le sue tasche e solo adesso è stato pronto a realizzare, con la giusta dose di leggerezza, La Stranezza. Fatidico è stato anche l’incontro con Ficarra e Picone dopo averli visti ne Le Rane di Aristofane. Da qui si accende la scintilla di raccontare tra reale e fantasia la nascita dei sei personaggi. Ficarra e Picone rappresentano la parte fantastica di questa storia, infatti su di loro Andò è partito per raccontare l'ispirazione e la vitalità che c’è dietro di essa.

“Con gli sceneggiatori, Massimo Gaudioso e Ugo Chiti, abbiamo voluto fantasticare sul retroterra della nascita di un capolavoro che ha cambiato per sempre e in ogni latitudine l’idea del teatro. Dall’incontro di due becchini, Nofrio e Bastiano, che per diletto fanno teatro, (Valentino Picone e Salvo Ficarra), con Pirandello (Toni Servillo) nel fatidico 1920, è venuto fuori un film divertente e misterioso, un mosaico in cui si compongono vertiginosamente i piani della realtà e dell’immaginazione” spiega Andò “Pirandello, dopo un seguito di vicende singolari, grazie all’apporto inconsapevole di Nofrio e Bastiano metterà finalmente a fuoco l’idea esplosiva, la stranezza appunto, che cova da lungo tempo”.

Verità è invece che nel 1920 Pirandello andò in Sicilia, a Catania, per festeggiare l’ottantesimo compleanno di Giovanni Verga. È vero che Pirandello aveva una moglie, Maria Antonietta Portolano, che nel 1919 fu reclusa in una clinica specializzata nelle malattie nervose e che nel film è menzionata. Così come è vero che Pirandello da bambino fu accudito da una balia che si chiamava Maria Stella, una donna dolce e sensibile che gli raccontò fatti, favole e dicerie di quella Girgenti a cui l’opera dello scrittore si sarebbe poi ispirata. Come è altresì vero che la prima dei Sei Personaggi in cerca d’autore, il 9 maggio del 1921, a Roma al Teatro Valle, fu tempestosa, per non dire disastrosa.

Quando la magia del teatro incontra il grande schermo in cui il popolare incontra la genialità, La Stranezza si porta questo dietro.

E’ un film sedimentato che tutti hanno avuto la volontà di fare dopo due anni particolari. Anche questo ha contributo a mettere in armonia realtà e registri diversi e, in apparenza, inconciliabili.

Un film per il pubblico e per le scuole

Questa sera Salvo Ficarra, Valentino Picone, Toni Servillo e il regista Roberto Andò saluteranno gli spettatori napoletani dei cinema Filangieri e Modernissimo.

La Stranezza è un film per un ‘pubblico in cerca d’autore’ come ama ribadire il regista. E’ un film sul teatro per il pubblico e sul ruolo essenziale che ha: al Valle, disprezza l'originalità e il genio, poi, c’è il pubblico degli spettacoli amatoriali. Un rapporto che non sempre viene spesso esplorato. Inoltre, ci sono gli attori che con i loro sguardi, i loro gesti e la loro mimica sono testimonianza di come cinema e teatro possono darsi reciprocamente energia prendendosi il meglio l’uno dall’altro.

Ma La Stranezza è un film anche per i ragazzi. La speranza è farlo vedere nelle scuole per farlo commentare agli studenti magari appassionandoli al teatro e a Pirandello. Medusa sollecita gli insegnanti d’Italia a fare richiesta scrivendo una mail a scuole@medusa.it

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