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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Costa Concordia, Schettino piange in aula: "Non è più vita la mia"

"Quel 13 gennaio signori giudici, ciò che non si è compreso è che sono morto anche io", ha affermato un commosso Schettino

"Quel 13 gennaio signori giudici, ciò che non si è compreso è che sono morto anche io. Quella che sto vivendo non è più vita". Così l'ex comandante Francesco Schettino, in una dichiarazione spontanea rilasciata al processo per il naufragio della Costa Concordia.

"Da quel giorno la mia testa è stata offerta con la convinzione errata di salvaguardare interessi economici, per soddisfare logiche utilitaristiche che a tutti sono chiare. Ho vissuto tre anni in un innegabile tritacarne mediatico, la cui violenza, se non subita, è difficile da comprendere. Questo, unito al dolore per quanto è accaduto, rende difficile definire vita quella che sto vivendo", ha precisato piangendo l'ex comandante della Costa Concordia.

Il Pm di Grosseto Maria Navarro ha chiesto la condanna a 26 anni e tre mesi di reclusione per Francesco Schettino, unico imputato per il naufragio della Costa Concordia che il 13 gennaio 2012 causò 32 morti e si è ora in attesa della sentenza di primo grado.

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