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Cronaca Caivano

De Girolamo nella Terra de Fuochi, i Comitati: "Assordante il silenzio di chi sa e non parla"

Riprogrammata per il 23 luglio la visita del Ministro dell'Agricoltura saltata la scorsa settimana. Dai comitati arriva un documento per chiedere tutele, bonifiche, controllo e monitoraggio

Prevista per domani la visita del ministro delle politiche agricole, Nunzia De Girolamo, nella cosiddetta 'terra dei fuochi', la  terra di roghi di rifiuti illegali che inquinano terreno, aria e falde acquifere. Veleni sversati abusivamente (per lo più scorie tossiche industriali) e dai poi alle fiamme, ma anche 'tombati' sotto i campi (anche sotto quelli coltivabili).

Il ministro arriverà a Caivano, nella parrocchia San Paolo Apostolo, ospite di padre Maurizio Patriciello, che da anni lotta contro questo scempio. De Girolamo aveva già fissato un primo incontro per visitare le terre avvelenate tra Napoli e Caserta, programmato per lo scorso 19 luglio, incontro poi saltato per imprevisti impegni in Parlamento.

Intanto, però, il Coordinamento Comitati Fuochi al ministro rivolge una serie di richieste. E lo fa con un documento che domani le sarà consegnato. "Fitto e assordante continua il silenzio di chi sa e non parla, perché informazioni, da tempo, ci sono e restano coperte", premettono i cittadini attivi. Chiedono bonifiche, tutela della salute. E chiedono anche questo: "Il Corpo forestale dello Stato, che fa capo proprio al ministero dell'Agricoltura, ultimamente si è distinto per impegno e per risultati. Il ministro è in grado di assicurare la continuità di questo lavoro?". C'è poi "bisogno di un piano acque - dicono i cittadini - Bisogna monitorare sistematicamente le acque di falda a tutti i livelli ma, al tempo stesso, dobbiamo portare acqua pulita nelle nostre campagne". "La Regione Campania ha recentemente istituito un marchio di tutela sanitaria dei prodotti agricoli, ma l'iniziativa deve essere sostenuta a livello ministeriale. Questo impegno può prenderlo fin da subito il ministro?", chiede ancora il Comitato. Infine: "Può e vuole il governo nazionale creare le condizioni più favorevoli per questi interventi o bisogna che venga formalizzato lo stato di "disastro ambientale"? Noi chiediamo che in tutti questi processi siano inseriti meccanismi di vera partecipazione dei Comitati di cittadini, principalmente nei controlli da effettuare sulle procedure di bonifica".
(ANSA)

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