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Cronaca

Si infittisce il mistero dei tre napoletani in Messico: i poliziotti sono irreperibili

Secondo il sindaco di Tecalitlan starebbero seguendo un corso di formazione a Guadalajara, ma i familiari dei poliziotti non riescono a mettersi in contatto con i loro cari. La Farnesina non conferma ancora gli arresti

Si compone di nuovi, inquietanti, pezzi il mistero dei tre napoletani scomparsi in Messico, a Tecalitlan, nello stato di Jalisco. Ieri vi abbiamo dato la notizia dell'arresto dei tre poliziotti. Secondo la locale procura i tre avrebbero "consegnato" a una banda armata locale i tre napoletani fermati. La notizia è confermata da molti organi d'informazione messicani, come riporta Chi l'ha visto nella puntata odierna. Ma la notizia è che ora i poliziotti, i trentatre indagati in un primo momento, sono diventati irreperibili. Da Tecalitlan sono stati spostati a Guadalajara, ufficialmente "per un corso di formazione", come dice il sindaco di Tecalitlan in una conferenza stampa mostrata da Chi l'ha visto. 

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Ma i familiari dei poliziotti non riescono a contattare i loro cari. Lo conferma un parente dei poliziotti in un'intervista a Chi l'ha visto. Irreperibile è anche il capo della polizia di Tecalitlan, che da quando il caso è diventato di dominio pubblico è svanito nel nulla. Una familiare dei tre napoletani, Fortuna, in collegamento telefonico con la trasmissione Rai, ha detto: "Io credo alle notizie di stampa messicane, credo che i tre poliziotti siano stati arrestati, anche se la Farnesina non ha confermato la notizia. Spero che Raffaele, Antonio e Vincenzo stiano ancora bene". Ulteriori novità nelle prossime ore: Chi l'ha visto ha inviato in Messico un giornalista, Ercole Rocchetti, che sta indagando sul posto. 

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