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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Roghi tossici, il ministero nomina un Commissario "in carne ed ossa"

Il ministro Cancellieri al quotidiano Avvenire: "Avrà compiti d'impulso e collegamento fra tutte le strutture, forze dell'ordine, prefetture, istituzioni ed altri enti che si occupano del fenomeno"

In Campania un Commissario anti roghi tossici. Si tratterebbe del vice prefetto Donato Cafagna, finora capo di gabinetto in Prefettura a Milano, la cui nomina arriverebbe direttamente dal ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri. A riportare la notizia è il quotidiano 'Avvenire', in un articolo di Vincenzo R. Spagnolo.

Il Commissario, spiega il ministro al quotidiano di ispirazione cattolica, avrà "compiti d’impulso e collegamento fra tutte le strutture, forze dell’ordine, prefetture, istituzioni ed altri enti che si occupano del fenomeno".

"Mi sono resa conto - sono le parole della Cancellieri che si leggono ancora sull'Avvenire - che quell’inquinamento che avvelena quelle zone (la cosiddetta Terra dei Fuochi, un'area estesa che comprende la zona nord di Napoli e quella a sud di Caserta, n.d.r.) ha tante sfaccettatture: dai roghi illegali che ammorbano l’aria, alle fabbriche che producono il materiale che viene bruciato, fino a interessi criminali che ci sono dietro. Le forze dell’ordine debbono fare la propria parte, ma debbono farla anche quelle altre strutture, enti e istituzioni che hanno responsabilità sui vari aspetti della situazione".

Non si tratterà però di un Commissario straordinario, ha spiegato ancora il ministro, infatti il vice prefetto Cafagna non si sovrapporrà ai prefetti di Napoli e di Caserta, "ma lavorerà in costante contatto e sinergia con loro e fruendo in caso di necessità di personale che le prefetture potranno mettergli a disposizione".

Insomma, sarà qualcuno 'in carne ed ossa' a cui rivolgersi per denunciare la tragedia che si consuma in questi territori, secondo quanto annuncia la Cancellieri, che dichiara ancora ad Avvenire: "finalmente gli abitanti di quelle zone e gli stessi amministratori locali avranno qualcuno a cui rivolgersi, una persona in carne e ossa e non un generico ufficio, che si occuperà di raccogliere denunce ma anche di facilitare, col proprio impulso, l’azione di enti e istituzioni".

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