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Domenica, 28 Aprile 2024

Agguato squadrista al Vomero, quattro misure cautelari. Perquisita la sede di CasaPound

Indagato anche il segretario cittadino del movimento di estrema destra

All'alba di oggi la polizia ha eseguito quattro misure cautelari (tre arresti domiciliari e un divieto di dimora) nei riguardi di altrettanti esponenti della formazione di estrema destra CasaPound, "Comitato provinciale di Napoli sezione Berta". Tra gli indagati, riferisce la Questura, anche il segretario cittadino del movimento.

Sarebbero loro le persone che, la sera del 12 ottobre scorso, al Vomero, si sono impossessate di un giubbotto con un logo antifascista, questo sottratto ad un uomo di 44 anni dopo ripetute violenze e minacce, anche di accoltellarlo. La vittima è stata immobilizzata e pestata brutalmente a calci e pugni al volto ed alla testa. Alla fine  ha riportato un grave trauma cranico.

Le indagini svolte dalla Digos hanno permesso di ricostruire la dinamica dell’evento e di individuare gli indagati, questo tramite l'analisi delle telecamere di videosorveglianza installate in zona.

Contestualmente all’applicazione delle misure cautelari, stamane personale della Digos di Napoli ha dato esecuzione anche a decreti di perquisizione personale e domiciliare nei confronti, oltre che dei quattro, anche di una quinta persona anche questa militante di CasaPound. Un quinto uomo quindi, indagato in concorso con gli altri per la rapina.

Infine, la procura ha anche emesso un decreto di perquisizione della sede napoletana di CasaPound, per procedere alla ricerca di tracce pertinenti alle indagini. I locali risultano infatti nella disponibilità di uno degli indagati, segretario cittadino del movimento politico.

L'agguato squadrista

La vittima della violenza si chiama Roberto Tarallo, è un musicista e insegnante di fotografia del Vomero, Per denunciare quando avvenuto ai suoi danni è stato anche fatto un sit-in in via Luca Giordano e diversi parlamentari hanno presentato un'interrogazione perché si facesse chiarezza.

Tarallo ha raccontato le circostanze dell'aggressione. Preso di mira a Castel Sant'Elmo dove si trovava in un pub della zona, è stato seguito mentre tornava verso casa e l'aggressione è avvenuta sulle scale Gradini Torrione San Martino. Calci e pugni finché non gli hanno sottratto il giubbino, che era il loro obbiettivo fin dall'inizio. Dei testimoni hanno chiamato la polizia e lo hanno accompagnato in ospedale.

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