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Domenica, 28 Aprile 2024
Ristrutturare

Villa Tropeano a Ponticelli: ecco come diventerà (e quanto costerà)

Il progetto predisposto dagli Uffici al Patrimonio della Città Metropolitana e dall’Università degli Studi di Napoli Federico II con altri atenei cittadini.

Villa Tropeano con annesso parco a verde è un immobile di notevole pregio e interesse storico che si trova a Ponticelli, in via De Meis n. 507. La struttura ha ospitato il primo Istituto di Medicina pedagogica, fondato appunto da Giuseppe Tropeano, tra i precursori della cosiddetta Medicina sociale. Sottoposto a vincoli per l'elevato interesse storico e culturale,già nel secolo scorso è stato abbandonato e depredato per scivolare quindi inesorabilmente nel degrado. Dal 2004 è entrato quindi a fare parte del patrimonio immobiliare della Città Metropolitana.

Per il complesso negli ultimi venti anni erano state avanzate diverse ipotesi di riutilizzo. Adesso l'Agenzia per la Coesione Territoriale ha ammesso a finanziamento per diciassette milioni e 500mila euro il progetto predisposto dagli Uffici del Patrimonio della Città Metropolitana e dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e altri Atenei napoletani: "Le risorse saranno utilizzate per interventi di riqualificazione e rifunzionalizzazione del sito storico così da realizzare un ecosistema dell'innovazione nel Mezzogiorno", dichiara una nota della Città Metropolitana.

Il progetto approvato - spiega il sindaco Gaetano Manfredi - consente di recuperare il complesso del Tropeano e offrirà un’occasione di promozione culturale, sociale e strutturale dell’intera zona orientale di Napoli”.

Che ne sarà di Villa Tropeano

I lavori prevedono la creazione di un centro culturale didattico, con la possibilità di aprire il parco annesso ad una fruizione per la cittadinanza

L’intervento, sarà interamente finanziato dall’apposito fondo dall'Agenzia per la Coesione Territoriale e pertanto non comporterà spese in capo al bilancio dell’Ente.

La proposta progettuale, si inserisce nell'ambito del progetto che propone di costruire in Campania “un ecosistema di innovazione che supporti il sistema culturale e creativo verso la propria necessaria evoluzione tecnologica, economica e sociale, accelerata dalle trasformazioni indotte dalla pandemia". il progetto è in linea con le direzioni strategiche della Strategia regionale di ricerca e innovazione per la specializzazione intelligente RIS3 della Regione Campania e potrà pertanto potenzialmente giovarsi anche di finanziamenti regionali in questa direzione.

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