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Martedì, 30 Aprile 2024

Vomero

A cura di Gennaro Capodanno

Napoli: Ztl al Vomero: il perché di un NO!

Un provvedimento che consista nella semplice chiusura di una strada lo sa realizzare anche un bambino. Progettare invece una Ztl, come c’insegnano anche le esperienze attuate da anni in altre città europee, è ben altra cosa. Chi oggi amministra il capoluogo partenopeo farebbe bene a prenderne esempio invece che pensare solamente a “scassare”, creando non pochi malumori ed irritazione tra i cittadini e contribuendo a distruggere, in un momento di forte crisi, quelle poche attività produttive che ancora resistono a Napoli.

 

 

 

 Premetto che non c’è alcun preconcetto rispetto alla realizzazione delle zone a traffico limitato, anzi reputo che siano iniziative valide per debellare il problema del traffico e del conseguente smog nei grossi centri urbani. A condizione però che un tale provvedimento non si concretizzi con la semplice chiusura di una strada o di un’area più o meno vasta, senza aver predisposto tutti gli accorgimenti necessari per poter consentire la piena fruizione di tutti i cittadini della zona interclusa al traffico veicolare. Mi riferisco principalmente ai parcheggi e al trasporto pubblico. Per esemplificare, al Vomero, il quartiere collinare di Napoli, le due aree pedonalizzate di via Scarlatti e di via Luca Giordano, dove esiste anche una Ztl, sono state varate dalla sera alla mattina, senza alcun altro provvedimento di accompagnamento, semplicemente chiudendo i tratti di strada interessati. Risultato? Il traffico si è riversata sulle strade limitrofe, a partire da via Cimarosa e da via Cilea, congestionandole ulteriormente, con l’aggiunta dei gironi infermali per gli automobilisti alla ricerca di inesistenti parcheggi pubblici, visto che dalla legge Tognoli in poi nel quartiere collinare, a fronte di numerosi parcheggi privati, costruiti anche su suolo pubblico e venduti a prezzi stratosferici, non è stato realizzato neppure uno stallo per parcheggi pubblici. Un provvedimento che consista nella semplice chiusura di una strada lo sa realizzare anche un bambino. Progettare invece una Ztl, come c’insegnano anche le esperienze attuate da anni in altre città europee, è ben altra cosa. Chi oggi amministra il capoluogo partenopeo farebbe bene a prenderne esempio invece che pensare solamente a “scassare”, creando non pochi malumori ed irritazione tra i cittadini e contribuendo a distruggere, in un momento di forte crisi, quelle poche attività produttive che ancora resistono a Napoli.

 

Gennaro Capodanno

 

Promotore dell’evento: No alla Ztl al Vomero

https://www.facebook.com/events/287998401283975/

 

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